
Cosa c'è Beyond Fashion? La digital cover, il premio, una nuovo modo di intendere la moda
Settembre è per la moda quel che è gennaio per il resto del mondo, il mese dell'inizio, del cambiamento e delle Fashion Week. Auspicando proprio un cambiamento in un periodo dell'anno che per tutta l'industria ne è simbolo, la digital cover Beyond Fashion di nss nasce dal desiderio di mettere al centro di un sistema antico, se non proprio vecchio, la voce dei nuovi talenti, alla ricerca di un paradigma inedito e di una strada diversa da quelle già battute. Un'intervista che ha coinvolto quindici brand emergenti ha aperto la via a quello che sarebbe poi diventato un progetto più ampio, una manifestazione alla luce del sole di un'operazione di ricerca e riflessione che nss pratica da dieci anni a questa parte per le strade, in sordina, tra gli addetti al settore.
I capi dai toni tenui e l'estetica fluida di Martin Gissi, studente di design all'istituto Marangoni di Milano, hanno ottenuto il primo premio, espressione di una visione estetica funzionale pronta alla vendita e all'incontro con i consumatori. Giacche di pelle, polo, stampe e pantaloncini dal gusto preppy cedono il passo agli altri finalisti, portavoce di idee di design molto diverse tra loro, dalle linee morbide e delicate di Tomas Joel Lara Munoz dell'Accademia Costume e Moda e al futurismo del duo composto da Anna e Silvia Cristofolini dell'Istituto Secoli. Talenti che dimostrano come la moda possa mantenere la sua matrice creativa pur restando con i piedi per terra, funzionale senza perdersi nei fronzoli e gli anacronismi della couture, in un compromesso che lascia spazio alla propria narrativa ed individualità. Oggi più che mai la moda deve rendersi manifesto di un bisogno sociale e per farlo deve dialogare con una realtà che, nonostante la sua complessità, va accolta e capita senza paure.