
È il momento di tornare a indossare il tube top Come le celebrità dei primi anni 2000 e le it-girl contemporanee
Il top a tubo è uno dei capi di abbigliamento che incarnano meglio lo stile dei primi anni 2000. Nell’immaginario collettivo tornano alla mente le immagini di Victoria Beckham con gli occhiali da sole sfumati, il pixie cut e l’allora fidanzato David mano nella mano, Britney Spears che canta ammiccante, Paris Hilton che sorseggia un cocktail, le gemelle Olsen prima di diventare guru del minimal chic e, soprattutto, Sarah Jessica Parker fuori e sul set di Sex & the City. Guardandolo addosso a queste celebrità sembra un must-have irrinunciabile, eppure è strano pensare che un minuscolo pezzo di stoffa elastica apparentemente insignificante possa aver avuto un impatto sulla cultura pop e sulla moda tanto da tornare ciclicamente tra le tendenze del momento, soprattutto se si ricorda che è stato inventato quasi per caso. Già perché se la sua versione ridotta, il bandeu risale all'antica Grecia dove veniva usato come una sorta di reggiseno improvvisato, il top a tubo, chiamato anche "boob tube", ha fatto la sua comparsa solo nel 1971 come una pila di fasce di tessuto elastico senza maniche prodotte per errore. Il giovane designer Elie Tahari, appena arrivato a New York, ha comprato l'intero stock e ha rivenduto ogni fascia contribuendo a farla diventare un capo vero e proprio, perfetto per scatenarsi sul dance floor dello Studio 54 e da quel momento sinonimo di moda da discoteca. Negli anni ’90 e nei primi anni 2000 quel pezzo ibrido che non era né un reggiseno né un top entrò nel guardaroba di star come TLC e Spice Girls e nelle passerelle di Versace e Calvin Klein, acquisendo vibes diverse a seconda degli abbinamenti. Con un paio di pantaloni baggy diventava hip hop, con glitter e farfalle pop, a tinta unita minimal, …