
Questo fashion month si è vestito di piume Dal prossimo inverno le pellicce tornano nell’armadio della nonna
Intento a scrivere le sorti delle tendenze del prossimo autunno, questo fashion month ha dato il benvenuto a un tripudio di penne, ricoprendo spalle, braccia, seni e gambe delle modelle di Parigi, Londra, New York e Milano. Risparmieremo l’elenco - infinito, pare che le sfoggiassero anche gli uomini di Neanderthal - di tutte le volte che le piume sono apparse nella storia della moda, e ci limiteremo a ricordarvi che in ogni era sono state simbolo di status sociale e decorazione autocelebrativa, per i soldati delle crociate e i nativi americani, così come per Maria Antonietta, Cher e Renato Zero. A quanto emerge dalle ultime sfilate, durante la prossima stagione fredda torneremo a “pavoneggiarci” come i sopracitati, ma a differenza loro prenderemo ispirazione, più che dai piumaggi ricercati di volatili rari, da quello ultra dark o candido di più ordinari corvi e oche.
Anche da parte dei designer più giovani c’è stata una grande richiesta di piume. Per il suo debutto da Ann Demulemeester, Ludovic de Saint Sernin ha disegnato due look d’apertura e di chiusura monocromatici e complementari tra loro, composti da due gonne e da due lunghe piume d’oca, destinate a coprire i capezzoli delle modelle. Più strutturati erano invece i design pennuti di Dilara Finndikoglu, che ha creato un set di intimo sperimentando con un grigio tortora, e un abito a tubino con corsetto ricoperto in piume nere come i guanti in latex che lo accompagnavano. Anche i designer di Vaquera hanno unito il sexy alla morbidezza, pur sempre rimanendo su toni acromatici, ma incastrando piume di struzzo al nylon trasparente. Sono stati pochi i brand che hanno proposto rifiniture piumate di un colore diverso dal bianco e dal nero, tra cui Sportmax, che ha dato vita a una collezione su toni color albicocca, Bottega Veneta, in cui Matthieu Blazy ha splendidamente composto un cappotto in linee ondulanti e turchesi, e infine JW Anderson e Loewe, per cui il designer ha prima optato per un verde brillante, mentre per Loewe ha scelto un completo di maglietta e bermuda che imita il manto di un uccello bianco e blu, stile Picchio Picchiarello. Forse ispirati a film con protagonisti pennuti che hanno fortemente inciso sulla cultura mainstream di 10 anni fa, come Cigno Nero (2010), Birdman (2014), e anche Maleficent (2014), e Hunger Games: Catching Fire (2013), per il prossimo autunno i designer sognano un esercito coperto in manti in piume nere e bianche, non appariscenti come i costumi anni ’70 di Cher, e neanche come quelli delle ballerine del Carnevale di Rio de Janeiro, ma pur sempre sontuosi e sexy.