
Diesel, come il sesso, è di tutti Glenn Martens ha tinto di rosso preservativi, clubbing e Y2K
Un inno al sesso, alla vita notturna, al piacere: al centro della passerella della FW23 di Diesel, i modelli hanno camminato intorno a una montagna di 200.000 scatole di preservativi Durex (altri 300.000 saranno distribuiti gratuitamente ad aprile negli store di tutto il mondo). «La positività sessuale è qualcosa di straordinario. A noi di Diesel piace giocare e lo facciamo seriamente. Divertitevi, rispettatevi a vicenda, siate sicuri. Per una vita sana!» ha dichiarato Glenn Martens, il direttore creativo che ha saputo riportare lustro allo storico marchio italiano e che questa stagione ha presentato 72 look tra sexiness, clubbing, Y2K.
Complice il ritorno del trend Y2K, di cui il marchio è stato al contempo fautore e spettatore passivo, e la visione artistica di una delle personalità più innovative della scena contemporanea, il brand conferma di generare un culto tanto pervasivo da rasentare il 'nazional-popare', dopo un decennio in cui il nome di Diesel è stato sinonimo di un banale jeans e poco altro. La folla di ragazzi accalcati fuori dallo show, chi con un full look del brand chi con una semplice tee con logo, sono la prova che Diesel è di tutti esattamente come i temi che tratta, esattamente come il sesso, in un microcosmo di coolness che parla la lingua dei valori della Gen Z. Il carisma di Glenn Martens, già noto nella sua declinazione più intellettuale per Y/Project e nella sua versione più elevata per la Couture in collaborazione con Jean Paul Gaultier, emerge nel brand di Renzo Rosso nella sua versione più mainstream e pop, in un equilibrio fragile ma efficace tra extravaganza e pragmatismo. Il risultato è pop, chiassoso, aggregante e democratico come solo il calcio saprebbe essere.