
I 5 migliori momenti della Milan Fashion Week Men’s FW23 Da quelli in passerella a quelli nel front row
La Milan Fashion Week Men’s FW23 è ormai conclusa. È stata un’edizione sicuramente breve ma assai densa, con numerosi show e numerose feste, ma anche un gran numero di ospiti da tutto il mondo che hanno animato le strade della città. Tra un deciso ritorno del minimalismo, la quasi universale scomparsa dei loghi e l’arrivo di brand internazionali in città i grandi highlight non sono certo mancati.
Ecco quali sono stati i 5 migliori momenti della Milan Fashion Week Men’s FW23.
1. Il ritorno di Gucci post-Alessandro Michele
Tra giudizi duri e altri più indulgenti, Gucci ha iniziato la sua transizione verso il futuro post-Alessandro Michele. La collezione che ne è risultata è stata una scommessa più sicura, lontano dai rischi di una reinvenzione radicale, e con uno sguardo d’insieme gettato attraverso le diverse ere del brand. Certamente l’annuncio del nuovo direttore creativo di Gucci segnerà un momento più iconico, per certi versi, dell’inizio di questo interregno – non di meno questo show rimarrà uno dei più indicativi sulle direzioni verso cui si sta orientando la moda oggi.
2. Dolce & Gabbana diventano essenziali
Influencer? Famosi modelli? Star del K-Pop che mandano le adolescenti in uno stato di frenesia irrefrenabile? No, i nomi più hot da avere in front row questa stagione sono stati quelli che apparivano nei titoli di testa di The White Lotus. Tra Adam Di Marco da Prada, Will Sharpe da Fendi e Armani e il duo di Sabrina Impacciatore e Simona Tabasco da JW Anderson c’erano praticamente quasi tutti. Certo l’estasi di avvistare Aubrey Plaza o Jennifer Coolidge non ci è stata concessa – ma francamente va già bene così.