
No, il bomber di Loewe non è un plagio della Round Jacket di Yeezy Gap C'entra uno stilista degli anni '30 e un sacco a pelo
Che vi piaccia o no, il bomber di Loewe ideato da JW Anderson è il capo più in voga della stagione. Sfoggiato da it-girl del calibro di Kendall Jenner, Hailey Bieber, Taylor Russel e Lori Harvey, virale su TikTok come comune denominatore dei look leisure dei volti più noti, il capo è stato protagonista di un’irriducibile polemica che ne sottolinea il prezzo proibitivo (5.900 euro) e un’accentuata somiglianza con la Round Jacket di Yeezy Gap. Ma no, il nuovo capo di punta di maison Loewe non è di certo un plagio della ben più abbordabile giacca proposta da Kanye West, né tantomeno si può attribuire al rapper di Chicago l’intuizione di un capo che riproduca la lucentezza e la rotondità di un palloncino (o di un sacco della spazzatura). La genesi del modello risale a molto prima, agli anni ‘30, quando l’estro di un giovane stilista, i cui design sono stati definiti da Virginia Woolf "diabolici e geometricamente perfetti", ha posto le basi per una nuova concezione dell’out wear: Charles James.
Disegnato originariamente nel 1973, utilizza il "metodo NASA" per la conservazione del calore: ogni cappotto è in realtà costituito da due cappotti cuciti insieme con tasche d'aria in mezzo, in modo che ci sia un ricambio tra il calore prodotto dal corpo e il freddo esterno. L'idea di realizzare una giacca tramite un materiale interamente sintetico, il poliestere, viene a Kamali in una strana circostanza, raccontata molti anni dopo in un'intervista al New York Times. Dopo la separazione dal marito, la designer, andò in campeggio nei boschi con un fidanzato: «Faceva freddo - ricorda - e mi alzavo sempre di notte per andare in bagno». In una sera particolarmente gelido, si infilò il sacco a pelo e corse verso il bosco: «Mentre correvo pensavo: "Devo metterci le maniche"». Il resto è storia.