Anche al mondo del lusso manca il personale I 2000 posti vacanti da LVMH

Se avete una buona propensione per i lavori manuali e siete affascinati dal mondo della moda, LVMH potrebbe presto assumervi. Secondo le dichiarazione riportate da WWD e rilasciate da Chantal Gaemperle, vicepresidente esecutivo delle risorse umane, in quello che potrebbe essere definito il più grande gruppo del lusso al mondo i posti vacanti stanno raggiungendo il picco massimo a causa della carenza di lavoratori qualificati. «Quest'anno abbiamo un numero record di posti vacanti, 2.000 da coprire entro la fine dell'anno tra pellettieri, gioiellieri, orologiai e addetti alle vendite, oltre al personale alberghiero e di ristorazione. E se ci proiettiamo un po' più in là, fino al 2024, parliamo di 30.000 posizioni aperte» - ha detto Gaemperle. Mentre Alexandre Boquel, responsabile dello sviluppo della divisione Métiers d'Excellence di LVMH, ha dichiarato che il gruppo ha intensificato gli sforzi per reperire nuovi talenti tramite un tour di reclutamento in cinque città francesi e programmi scolastici rivolti a 1.600 studenti di età inferiore ai 14 anni, durante quello che ha definito “un anno folle con un'unica ossessione: trasmettere il know-how". 

«La democratizzazione di diverse istituzioni terziarie ha causato la stigmatizzazione di queste professioni. È un peccato. Penso a questi giovani che preferiscono stare a casa per anni, perché vogliono intraprendere una carriera in cui non avranno sbocchi» - scrive Marine Miller su Le Monde. Il denominatore comune è la delusione: tra l’istruzione universitaria che vira verso la privatizzazione, stage sottopagati e una competizione sfrenata in ogni ambito creativo, raggiungere il mestiere dei sogni diventa sempre più frustrante e improbabile. Allo stesso tempo la manodopera scarseggia in ogni settore, dai campi agricoli alle fabbriche tessili, e il team a cui si applaude alla fine delle sfilate di Haute Couture rimane composto al 90% dallo stereotipo della sarta, solitamente italiana o francese e piuttosto avanti con l’età. Per sovvertire il pattern LVMH prevede di aumentare il numero di ammissioni presso il suo Institut des Métiers d'Excellence, che dalla sua fondazione nel 2014 ha formato circa 1.400 persone in Francia, Svizzera, Italia, Spagna, Germania e Giappone, mentre quest'autunno 450 apprendisti si uniranno al programma che si sta espandendo per la prima volta anche negli Stati Uniti con Tiffany & Co. Chiunque sogni di lavorare nella moda, forse dovrebbe farci un pensiero, prima di decidere di spendere venti mila euro di retta scolastica per un percorso di studi che potrebbe portare dritto dritto alla disoccupazione.