5 cose da sapere su Gucci Cosmogonie Dalla reference a Tom Ford al ritorno di Lana del Rey

La collezione resort Cosmogonie presentata ieri da Gucci ha tutta l’aria di essere uno di quei show che flirta senza troppe difficoltà con i tanto agognati hype ed engagement. Se poi ci si mettono di mezzo le stelle, le costellazioni e la luna il risultato potrebbe essere letteralmente tradotto nella formula the show that broke the internet. Alessandro Michele ha infatti portato in scena una revisione trascendentale (più che storica) dei vestiti che ha risvegliato un’ingenua (ma sana) forma di entusiasmo generale tra gli addetti ai lavori e gli adepti del brand di Kering.

1. La reference a Tom Ford 

Assente da anni agli show di Gucci, Lana Del Rey è riapparsa sulla scena degli ambassador del brand al fianco dei Maneskin, di Dakota Johnson, di Elle Fanning e dell'enorme parata di star celebrities che accompagna ogni show del brand. Alessandro Michele si è così riappropriato del suo immaginario semantico facendo atterrare in Italia la cantante statunitense, già volto di Gucci per la campagna Guilty del 2019 insieme a Jared Leto, ormai adepto fedele di Michele.

5. Lo show è stato concepito come un rave 

Pur scegliendo una scenografia esoterica come il Castello del Monte, il direttore creativo di Gucci ha pensato di celebrare la magia medievale che avvolge la location, concependola come una sorta di Silicon Valley del tempo e privandola di conseguenza del silenzio. Ha poi spiegato che la moda ha a che a fare con l’umanità in generale, come se si «fosse al mare, nell’oceano e decidere di non prendere in considerazione qualcuno o qualcosa non sarebbe per niente giusto».