
La collezione FW22 di Issey Miyake ispirata ai colori delle piante Quando l’amore per la natura e le tecniche tradizionali giapponesi si incontrano
«Semina e lascia che cresca», così si potrebbe tradurre il titolo della collezione FW22 disegnata per Issey Miyake dal direttore creativo Satoshi Kondo. Seguendo la tradizione del brand, la perfezione dei colori e la costruzione tecnica dei capi sono messi al servizio di un concept-guida che è stato, questa stagione, quello della germinazione delle piante. Leggiamo nella poesia che apre le show notes: «È arrivato il momento di vedere per la prima volta queste verdure / Completamente cresciute e portate alla luce dalla terra: / Arricciate, attorcigliate, piegate, arrotolate, intrecciate, tutto fresco e vivace. / […] Sono tutti diversi, nei colori vividi e decisi e nelle forme libere e spontanee. / Sono tutti irregolari, e nell'irregolarità c'è orgoglio e grazia». E anche se queste parole sembrano vaghe a prima vista, l’ispirazione botanica della collezione è stata seguita da una tecnica tessile estremamente sofisticata: dai filati di poliestere riciclato che paiono sculture integrati con stoffe traslucide, alle maglie senza cuciture che possono essere indossate in molti modi diversi, fino agli abiti/baccelli plissettati e tinti con la tradizionale tecnica shiborizome o le tinture giapponesi disegnate a mano di nome hikizome eseguiti da artigiani di Kyoto su abiti, completi e cappotti.
Trattandosi di Issey Miyake, però, la collezione non poteva essere completa se non vista in movimento: è quando sono indossati e si avvolgono intorno a un corpo che i design del brand prendono vita. Ecco allora il filmmaker Yuichi Kodama che fa proprio questo concept botanico della crescita delle piante e lo trasforma in uno spunto di storytelling visivo: partendo da un display bidimensionale degli abiti su un piano bianco, li vediamo via via indossati dai performer che prima camminando in fila, poi iniziando a salire una scala simulando la risalita dei germogli verso la luce, mostrando nel frattempo colori sempre più vividi e accesi, con i design stessi degli abiti che si moltiplicano in complessità simulando l’avvenuta crescita della pianta e culminando, poi, in una scena piena di luce.