
La storia di Sanremo entra nel mondo streetwear con Zalando Con una nuova campagna che ha per protagonisti tre giovani talenti della musica italiana
Nessuno mi può giudicare di Caterina Caselli è una canzone che, dalla vittoria al Festival di Sanremo nel 1966, ha continuato a fare ballare e cantare nuove generazioni di italiani anno dopo anno. Nel tempo, in effetti, la canzone è diventata un’icona di quella completa fascinazione che il popolo italiano prova verso la kermesse di Sanremo. E anche se oggi sulla canzone si è depositata la patina degli anni, bisogna comunque ricordare che all’epoca si trattò di una hit abbastanza trasgressiva e venne cantata da una Caselli giovanissima, coi capelli a caschetto firmati dai coiffeur milanesi del leggendario salone anni ’60 Vergottini che suonava un Fender rosa. La metà degli anni ’60 era l’epoca della beat generation, dei figli dei fiori e soprattutto di quella contrapposizione tra nuove e vecchie generazioni di cui Caterina Caselli divenne uno dei simboli in Italia. Proprio in onore di questa legacy, Zalando ha deciso di raccontare la musica pop delle nuove generazioni e il suo legame con la moda e la street art lanciando il progetto Voce allo Stile, che ha coinvolto i giovani talenti della musica italiana Marianna Mammone, Laila Al Habash e Livio Cori.
Tutti e tre i giovani esponenti della nuova generazione di cantautori italiani hanno inciso una loro interpretazione del brano di Caterina Caselli con una performance ambientata rispettivamente a Milano, Roma e Napoli che sarà visibile scansionando il QR Code nei manifesti che saranno appesi nelle diverse città. Per l’occasione poi, lo street artist TvBoy ha eseguito un murales con protagonisti i tre talent che sarà esposto in Piazza XIV Maggio a Milano, seguendo l’idea «raffigurare la nuova generazione della musica italiana in un unico artwork che comunichi l'importanza di rappresentare e dare spazio ad artisti giovani ed emergenti».