Le 5 sfilate più rivoluzionarie di Thierry Mugler In memoria dell'enfant terrible della moda francese

La scorsa notte si è spento a 74 anni Manfred Thierry Mugler. Molto più di un nome su un flacone di profumo, l’enfant terrible è stato uno dei più significativi stilisti nella storia della moda che per più di tre decenni ha celebrato il corpo femminile con una silhouette strutturata, immediatamente riconoscibile e tipicamente anni ‘80: vita strettissima, spalle larghe, fianchi accentuati. Stravagante, sexy e irriverente: dalla sua prima linea di abbigliamento Café de Paris nel 1973, i suoi abiti hanno guidato le donne verso l'emancipazione attraverso l'affermazione di un corpo corazzato, robotico, animale, dirompente, resistente a qualsiasi convenzione sociale. “Ho distrutto idee, luoghi comuni, barriere”, ha detto Thierry Mugler - “È irresistibile, la guerra al cliché”.

Lo stilista ha segnato una svolta netta nella moda degli anni '80-'90 traendo ispirazione dagli elementi più disparati: le automobili americane degli anni settanta, i film noir, il mondo degli insetti, uniti ad una profonda passione per i corsetti, realizzati in collaborazione con Jean-Jacques Urcun, e l'uso di materiali non convenzionali per l'epoca (gomma, cromo, resina e plexiglass). Eppure, dopo due decenni di trionfi, negli ultimi anni, è stato forse il primo designer il cui successo è aumentato in maniera proporzionale al suo desiderio personale di sparire. Dopo il fallimento del brand nel 2003, il designer è sparito da tutti i radar per poi ricomparire quattro anni dopo come una persona completamente trasformata, a malapena riconoscibile per i numerosi interventi di chirurgia plastica e un salto all’anagrafe per cambiare nome da Thierry a Manfred. Stanco dei ritmi sempre più frenetici dell'industria della moda, ha rivolto la sua attenzione alla creazione di spettacoli e abiti costume made, come quello indossato da Kim Kardashian al Met Gala del 2019. Eppure, nonostante i suoi tentativi di farsi dimenticare, le sue creazioni hanno continuato a far parlare e ad ispirare stilisti che rivendicano apertamente la sua influenza, così come numerose pop star tra cui Lady Gaga, Beyoncé e Cardi B, che ancora oggi indossano i suoi abiti. Ecco un elenco delle 5 sfilate che hanno segnato la moda in modo irreversibile.

Prêt-à-porter FW 1984-1985: ​nozze di stagno

Prêt-à-porter AW 1984-1985
Prêt-à-porter AW 1984-1985
Prêt-à-porter AW 1984-1985
Prêt-à-porter AW 1984-1985
Prêt-à-porter AW 1984-1985
Prêt-à-porter SS 1992-1993
Prêt-à-porter SS 1992-1993
Prêt-à-porter SS 1992-1993
Prêt-à-porter SS 1992-1993
Prêt-à-porter SS 1992-1993
Prêt-à-porter SS 1992-1993
Prêt-à-porter SS 1992-1993
Haute couture Autunno-Inverno 1995-1996
Cardi b, Met Gala 2019
Haute couture Autunno-Inverno 1995-1996
Haute couture Autunno-Inverno 1995-1996
Haute couture Autunno-Inverno 1995-1996
Prêt-à-porter SS 1992-1993
Helmut Newton campaign 1995
Helmut Newton campaign 1995
Helmut Newton campaign 1995
Prêt-à-porter SS 1992-1993
Prêt-à-porter SS 1992-1993
Haute couture SS 1997
Haute couture SS 1997
Haute couture SS 1997
Haute couture SS 1997
Haute couture SS 1997
Haute couture SS 1997
Haute couture SS 1997
Haute couture AW 1997-1998
Haute couture AW 1997-1998
Haute couture AW 1997-1998
Haute couture AW 1997-1998

Continuando dalla precedente collezione, Les Chimères ha trasformato le donne-insetti in creature fantastiche, che abitano i sogni della stilista. Thierry Mugler ha tradotto questa immaginaria terra lontana, con lo sguardo rivolto all'Oriente e alla sua estetica. Quindi, troviamo pezzi con influenze dalla Russia e dall'Asia orientale. Il clou assoluto della sfilata è stato l'abito Chimera in cui la modella Adriana Karembeu è diventata una creatura ibrida, una sirena alata in tutti i colori dell'arcobaleno. Ideata da Jean-Jacques Urcun e dal produttore di corsetti Mr Pearl, un abito eccezionale, la cui realizzazione ha richiesto due anni: ogni scaglia dell’armatura da rettile è stata dipinta a mano. È considerato uno degli abiti più costosi nella storia della moda.