I migliori corti nella storia del Fashion Film Festival Milano Torna la rassegna che celebra la fusione creativa tra moda e cinema

Fondato e diretto da Constanza Cavalli Etro, il Fashion Film Festival Milano è un evento internazionale che celebra la fusione creativa tra moda e cinema. Eppure, forse, chiamarlo festival è un po’ riduttivo, visto che negli anni è diventato un attesissimo momento d'incontro culturale in cui i fashion film di tutto il mondo vengono presentati dai rispettivi autori per esprimere i cambiamenti che il fashion system sta vivendo, attraverso i grandi temi sociali come gender equality, sustainability e inclusivity. Giunto alla sua ottava edizione e in collaborazione con Camera della moda, il FFFM 2022 andrà in scena dal 14 al 18 gennaio in una versione ibrida tra streaming online ed eventi dal vivo, come con le due mostre nello spazio Urban center del Comune di Milano presso lo spazio espositivo della Triennale. L’accesso al Festival è gratuito previa registrazione sul sito e i contenuti dell’ottava edizione sono disponibili sulla piattaforma del Festival e sul sito Mymovies. Tra i fashion film candidati è incluso anche "A night at the museum" in collaborazione con Moncler, il cui direttore creativo è Jordan Anderson, editor at large di nss magazine. Nel corto, tramite movimento, musica e moda, un gruppo di donne scompongono e ricompongono uno spazio artistico di cui sono al contempo creatrici e parte integrante in un manifesto visivo che parla di liberazione. 

Grazie a questo evento il medium del fashion film viene celebrato per la sua capacità di unire espressioni artistiche, idiomi, punti di vista, codici estetici e narrativi. In occasione della nuova edizione, ecco dunque la nostra selezione dei corti più belli presentati durante questi 8 anni di Festival.

72 hours in André Balazs’ Chateau Marmont - Floria Sigismondi 

Commissionato dalla maison francese e prodotto da Archimede srl (casa di produzione fondata nel 2000 dallo stesso Garrone), Le Mythe Dior attinge ad un immaginario idilliaco per svelare la nuova collezione Haute Couture Autunno-Inverno 2020-2021. Matteo Garrone mette nuovamente in scena la sua poetica fiabesca per raccontare una storia, un inno alla bellezza e alla femminilità, sulle note del brano composto per l’occasione da Paolo Buonvino. Le sarte dell'atelier di Dior sono impegnate nella realizzazione di sofisticati modelli in miniatura concepiti per catturare l’attenzione di clienti a dir poco speciali, sirene, fauni e ninfe, donne bellissime ed eteree che sembrano uscite direttamente da "Il racconto dei Racconti", forse il film più iconico e rappresentativo dell’estetica di Garrone.