
Virgil Abloh ha registrato il trademark Virgil Abloh™? Il nome di un designer è sempre il suo asset di maggior valore
Qualche giorno fa, Virgil Abloh e Mercedes-Benz hanno annunciato il rinnovamento della loro collaborazione per la produzione di una nuova show car. La collaborazione presentava un doppio logo: quello di Mercedes-Maybach da un lato e il nome di Abloh stesso dall’altro – che però era accompagnato da una dicitura “TM” che ha fatto sospettare in molti che il designer di Rockford abbia registrato un trademark del suo stesso nome. L’idea potrebbe non essere del tutto campata in aria: sono stati molti i designer che, in passato, hanno usato il proprio nome come trademark di un brand finendo per perdere i diritti su di esso dopo averlo venduto – per un designer-star come Abloh conservare il proprio nome, addirittura registrandolo, significa preservare l’ownership della propria firma e del proprio lavoro. Specialmente ora che LVMH ha acquistato una quota di maggioranza del 60% di Off-White™, registrare il trademark del proprio nome fornisce ad Abloh una via di uscita sempre pronta. Ecco come, intervistata da Complex, l’avvocato Susan Scafidi ha spiegato la situazione:
«Non è il suo nome, ma un colore e un concept. È la sua teoria del design incarnata in un nome. Quindi, se mai volesse abbandonare il brand, può ricominciare da capo […]. Se dovesse abbandonare Off-White™ domani […] potrebbe comunque farlo come Virgil Abloh, aprire un’azienda con il suo nome o con un nome del tutto nuovo».
Un fenomeno che verrà confermato una volta per tutte quando, l’anno prossimo, avverrà il debutto del brand eponimo di Phoebe Philo, che è circondato da un hype incredibile proprio grazie al culto che circonda la designer inglese. Il nome di tutti questi designer è, in breve, bankable, ha un valore intriseco solo suo – la loro intelligenza, e quella di tutti i futuri grandi designer, sarà quella di proteggere questo asset con tutte le armi a loro disposizione.