Il segreto della suola delle Converse No, non è una questione di aderenza al terreno

Sarebbe difficile trovare un modello di sneaker più famoso, imitato e longevo delle Converse Chuck Taylor. Il design delle scarpe, in effetti, non è cambiato moltissimo rispetto a quello originario, nato quando il giocatore di basket Chuck Taylor suggerì a Converse delle modifiche alla struttura del modello Non-Skid per renderla più flessibile e aderente alla caviglia. Un dettaglio spesso trascurato delle Chuck Taylor è però la loro suola, che a differenza di quella delle altre sneaker, presenta un’insolita struttura mista scanalata e a quadretti ricoperta da un leggerissimo strato di feltro che le dà una strana consistenza al tatto, appena è uscita dalla scatola. Secondo molti la suola ha questo design per dare alla scarpa una maggiore aderenza al terreno – ma il vero motivo potrebbe riguarda qualcosa di assai più triviale: le tariffe doganali.

Brevetto US6430844B1 (Jon Otis)
Brevetto US6430844B1 (Jon Otis)

La scoperta del brevetto è stata attribuita da svariate fonti, incluso Business Insider, a Jeff Steck del blog Gazetc – che però a oggi risulta essere offline e irraggiungibile. Altre fonti si rifanno invece a un articolo di nome Tariff Engineering and America's Favorite Shoe pubblicato sul blog dell’Università di Puget Sound nel 2019. Un utente di Reddit ha però contestato questa informazione citando una sentenza del 2017 che si può leggere online in cui è scritto che la Chuck Taylor All Star 70 è classificata invece come sneaker e che la sua tariffa doganale è del 20%. Lo stesso utente Reddit sottolinea anche come la compagnia Jawbone abbia perso contro la dogana statunitense una causa relativa al Jambox, importato come strumento di comunicazione Bluetooth ma marketizzato come uno speaker – e che dunque se la scarpa fosse classificata davvero come una pantofola, Converse non potrebbe pubblicizzarla come una sneaker.