
Vetements - o VTMNTS - ha ancora qualcosa da dire? La presentazione del secret project è più parole che fatti
Ieri è stata presentata la nuova collezione SS22 di VTMNTS, nuova identità di quel Vetements che, quando era ancora diretto da Demna Gvasalia, era uno dei nuovi marchi più eccitanti e controversi in circolazione – oltre che uno dei primi a lanciare il fenomeno streetwear. La collezione è nata sotto l’egida creativa di Guram Gvasalia, fratello di Demna e CEO del brand, e della Gvasalia Family Foundation, il collettivo di design che si occupa della produzione creativa del brand, il quale dovrebbe iniziare a produrre una vasta gamma di prodotti brandizzati se tutti i trademark che ha registrato possono far indovinare qualcosa. La presentazione era attesa dopo i vari annunci su Instagram di uno "special project", attese deluse visto un risultato non particolarmente sorprendente al di là del merito dei singoli look.
La mossa intelligente, dietro questo rebranding, sta probabilmente nell’aver eliminato l’inutile patina di moda parigina che era rimasta addosso al vecchio Vetements e averlo fatto rinascere sotto nuova forma – una sorta di luxury streetwear più adatto alle masse e soprattutto alla Gen Z e ai suoi membri più edgy, un tipo di fetta di mercato che il resto della moda non tocca veramente. Probabilmente il nuovo VTMNTS ha le carte per diventare un nuovo fenomeno per le prossime generazioni – ma bisognerà forse aspettare che al nuovo nome corrisponda anche l’arrivo di un nuovo designer, un nuovo angolo angolo di lettura e, in definitiva, una nuova personalità.