
Come è cambiata la Haute Couture nel 2021? Dall'arrivo del menswear alla ritrovata sobrietà degli show, passando per multiculturalismo e collaborazioni
L'Haute Couture è considerata a ragione l'ultimo bastione della moda tradizionale. Con un numero stimato di 4000 clienti privati in tutto il mondo, quello della Haute Couture è un circolo stretto e impenetrabile e, fino a poco tempo fa, anche uno delle aree più "conservatrici" della moda, con tanto di precisissime regole su quanti lavoranti dovessero essere presenti in atelier e quanti look vanno mandati in passerella, suddivisi fra look da giorno e da sera. Un retaggio antico e importantissimo che anche nel profondo della nostra epoca post-industriale preserva il fascino dell'artigianalità – ma che è molto meno immobile di quanto si possa pensare: uno dei principi della couture è infatti quello di doversi adattare ai tempi e, entro una certa misura, evolversi con essi.
Com'è la moderna Couture?
Infine, bisogna sottolineare un altro avvenuto cambiamento, che è quello del linguaggio estetico degli show stessi. Se ai tempi di Karl Lagerfeld e John Galliano, cioè nei primi 2000, lo show couture era una faraonica e spettacolare ostentazione di virtuosismo, con treni a vapore e mongolfiere che solcavano la passerella, leoni di bronzo e gigantesche sculture e letterali boschi o navi di pirati trasportate in mezzo a Parigi, quest'anno la sofisticazione è rimasta ma senza tutto il chiasso. La Couture moderna si è tenuta a distanza dalla teatralità larger-than-life del passato per trovare un linguaggio più chiaro, più intimo e adatto ai tempi – dando fra l'altro alla Haute Couture la possibilità di esprimersi al meglio e rivolgersi a un mercato di clienti più giovani che hanno la stessa passione di quelli tradizionali, con in più un apprezzamento unico della componente personale ed esperienzale dell'autentica Haute Couture.