Passato, presente e futuro dello sneaker game Se ne è parlato nella quarta puntata della seconda stagione di The SneakerPod

Non esiste un momento preciso nella storia in cui il mondo delle sneaker è passato da fenomeno di nicchia a fenomeno di massa, un singolo fatto identificabile come punto di svolta nella storia dello sneaker game tanto importante da spiegare l'esplosione di un intero movimento. Non esiste, ma sicuramente qualcosa è successo, perché mai come negli ultimi anni il mercato delle sneaker ha conosciuto una popolarità inedita capace di far aumentare esponenzialmente la domanda, ma non l'offerta. Se da un lato il pubblico comprava e chiedeva sempre di più, dall'altro i brand hanno sfruttato questa rinnovata popolarità nel modo peggiore, guardando al passato e al presente ignorando completamente il futuro.

Se da un lato il futuro dello sneaker game spaventa per le sue forme poco convenzionali, dall'altro il successo di modelli come le Yeezy Foam Runner o le Nike Go FlyEase testimonia come siano proprio i grandi player ad avere in mano, complice anche l'hype, la possibilità di plasmare e anche imporre un cambiamento. Per ogni Virgil Abloh a corto di idee esistono designer e creativi pronti a riscrivere le regole del gioco, pronti a portare il mondo delle sneaker in una nuova dimensione capace di guardare al futuro senza però dimenticare il passato e il presente. Ne abbiamo parlato con Domenico Formichetti, designer e creatore di Formy Studio, e con RAL7000STUDIO, collettivo di designer italiani già al lavoro con adidas, nella quarta puntata della seconda stagione di The SneakerPod, il podcast di nss magazine prodotto in collaborazione con StockX.