Perché Nike si troverà sempre meno nei negozi La nuova strategia del brand punta ai canali di vendita diretti, a discapito di retailer esterni e grandi magazzini

Almeno fino al 2017, i canali di vendita di Nike erano molteplici, spesso quasi contraddittori. Mentre per le release più esclusive si attendeva il drop sull'app di SNKRS e in retailer selezionati e orientati al mondo fashion più alto, gli altri prodotti delle linee Nike si potevano trovare in grandi centri commerciali, in negozi specializzati in abbigliamento sportivo, perfino in piccoli negozi in città anche non enormi. Questa strategia stratificata e ramificata ha fatto sì che solo 10 anni fa l'84% delle vendite di Nike provenisse dalla vendita all'ingrosso. Le vendite relative invece ai canali diretti del brand, come il sito o gli store monomarca, ammontavano solo al 16%. Questa dinamica sta però rapidamente cambiando, tanto che nell'anno fiscale del 2021, terminato lo scorso 31 maggio, le vendite dirette rappresentavano il 39% di tutte le vendite di Nike, mentre quelle provenienti da retailer esterni al 61%. 

Nike non ha voluto rinunciare a partner esterni per incrementare le sue vendite, ma ha applicato un nuovo criterio di scelta, che mantenesse intatta l'identità e soprattutto le intenzioni del brand. Secondo quanto rivelato da Nike stesso, la strategia continuerà per i prossimi anni ed entro il 2025 le vendite dirette ammonteranno al 60% del totale