
Skate & The City: la storia d’amore tra Louis Vuitton e lo skate Tutto iniziò con un litigio...
Nella vasta selezione di prodotti della collezione estiva Watercoulour di Louis Vuitton, c’è anche un oggetto molto particolare: uno skateboard made-to-order da 45.000€ ricoperto dal monogram del brand. E anche se è vero che nei suoi anni di tenure Virgil Abloh ha direzionato con maggior decisione Louis Vuitton verso un’estetica skate, ad esempio rendendo Lucien Clarke uno dei modelli della sua sfilata d’esordio e poi collaborando con lui per creare la prima skate sneaker del brand, è anche vero che il rapporto di Louis Vuitton con il mondo skateboarding non è iniziato con Abloh.
Si dovrebbe piuttosto parlare di una insolita storia d’amore, che intreccia le vicende del brand con quelle di Supreme (in maniere meno ovvie della loro collaborazione del 2017) e va indietro di oltre un decennio, anticipando la policy delle collaborazioni artistiche. Infine, il legame di Louis Vuitton con lo skateboard può diventare una chiave di lettura dell’ingresso dello streetwear nella moda partendo da un’iniziale ostilità e finendo con una assimilazione totale, simboleggiata dallo skate made-to-order della collezione Watercolor.
«Cease-and-desist»
Capitolo (per ora) finale di questa storia d’amore è l’arrivo di Virgil Abloh. Un designer che divide e si divide in mille ramificazioni creative, precursore di una nuova wave estetica che definisce la moda come la conosciamo e che rende finalmente istituzionale il concetto di collaborazione totale. La sua prima sfilata per Louis Vuitton è un terremoto: sulla passerella color arcobaleno di Parigi sfilano Lucien Clarke e Blondey McCoy insieme a Octavian e a Kid Cudi. Nella sfilata successiva toccherà a Evan Mock – primo trampolino di lancio verso una carriera nella moda per lo skater hawaiano. L’anno scorso Virgil e Lucien Clarke tornano a collaborare per creare la prima skate shoe di Louis Vuitton. Infine, quest’anno, il cerchio si completa: senza collaborare con nessun altro, Louis Vuitton produce da sé il proprio skateboard. Il sipario si chiude.