Come è andata la Milan Fashion Week Women’s FW21 Tiriamo le somme della settimana appena trascorsa

L’edizione della Milan Fashion Week Women’s FW21 appena conclusasi è stata, nonostante la forzata continuazione del format digitale, un momento di forte ripresa per la moda milanese che, dopo una fashion week maschile priva di grande mordente, ha ricominciato a dividere, appassionare e far discutere – tutti inequivocabili segnali di vita per un’industria creativa che non può permettersi di tergiversare. La mancanza di alcuni dei brand più illustri e famosi, su tutti Gucci, Bottega Veneta e Versace, ha lasciato spazio nel calendario anche a show meno vistosi ma non per questo meno meritevoli d’attenzione. L’attenzione del pubblico è stata catalizzata da momenti come il debutto di Kim Jones nel prêt-à-porter di Fendi, la seconda collezione femminile di Raf e Miuccia e il raffinato show di Valentino al Piccolo Teatro di Milano ma non sono mancati ottimi debutti, presentazioni digitali innovative e svolte tanto impreviste quanto sorprendenti. 

I big player

Prada
Prada
Prada
Fendi
Fendi
Fendi
Valentino
Valentino
Valentino
Sunnei
Sunnei
Sunnei
Marni
Marni
Marni
Tod's
Elisabetta Franchi
Ermanno Scervino
Max Mara
Giorgio Armani
Alberta Ferretti
Sportmax
Sportmax
No° 21
No° 21
Del Core
MSGM
MM6 Maison Margiela
Philosophi di Lorenzo Serafini
Missoni
Etro
Dolce & Gabbana
Salvatore Ferragamo
Moschino
Blumarine

In generale, comunque, questa edizione della Milan Fashion Week Women’s ha rivelato che, lockdown o meno, le energie creative di Milano non sono disposte a soccombere, anzi, sono forse più gagliarde di prima. È forse il format digitale che merita una riflessione di chiusura: negli ultimi show, la sfilata virtuale si è rivelata essere un mezzo molto espressivo e aperto a contaminazioni creative di ogni sorta, allo stesso tempo l’equilibrio perfetto fra collezioni vere e proprie e lo storytelling delle stesse non è stato ancora raggiunto. Il format digitale, però, ha dato a tutti i membri della stampa di osservare le collezioni femminili a proprio agio, riuscendo ad apprezzare anche quelle di brand esordienti o meno hype senza il solito caos che, nella frenesia delle presentazioni, spesso finisce per far emergere solo quelli show di alto profilo che pochi player sulla scena milanese possono permettersi.