
I Daft Punk e la moda Una storia d’amore lunga quasi quanto la loro carriera
Nel 2021 il duo più celebre della musica dance/elettronica, i Daft Punk, al mondo si è sciolto dopo 28 anni di straordinaria carriera. E oggi, 12 maggio, il loro album più importante, Random Access Memories, ha compiuto il suo decimo anniversario - suscitando non poche nostalgie da parte del pubblico. Il duo, formato da Guy-Manuel de Homem-Christo e Thomas Bangalter nel 1993, aveva deciso sin dai primi successi della propria carriera di indossare delle maschere per lasciare sotto i riflettori soltanto la loro musica – una decisione che è stata alla base della loro rapidissima ascesa ma che ha anche fatto di loro delle icone di stile. Nel corso degli anni i Daft Punk non hanno solo firmato il proprio merch e stretto collaborazioni con Hedi Slimane, Virgil Abloh e Gosha Rubchinskiy ma anche influenzato segretamente molto di quell’estetica nostalgica, sospesa fra gli anni ’80 e ’90, che adesso va per la maggiore a partire dall’ossessione per i suoni synth, per la mania del vintage, per le grafiche dal sapore fantascientifico e, più in generale, per la capacità di rendere la propria musica parte di uno storytelling stratificato e compiuto. Basti solo dire che il loro ex-direttore artistico, Gaildas Loaec, divenne poi il fondatore di Maison Kitsune, fotografi come Peter Lindbergh e Terry Richardson li hanno resi protagonisti di innumerevoli cover e photoshooting mentre rimane leggendaria la collaborazione con Slimane, per cui firmarono la playlist dello show SS13 di Saint Laurent.
In seguito, furono protagonisti di uno degli sneaker drop più esclusivi di sempre, insieme a A BATHING APE*, che produsse solo cento esemplari di Bapesta FS-001 ‘Daft Punk’ e le rese disponibili tramite un drop estremamente localizzato online. Dopo Slimane, le collaborazioni con la moda seguirono a ruota con l’apertura di un pop-store a Los Angeles, nel 2017, che causò file di pubblico talmente enormi da bloccare il traffico: Henry Levy di Enfants Riches Deprimés firma due pezzi per la loro collezione di merch che diventano rarissimi item da collezione, lo stesso fanno Gosha Rubchinskiy (allora al culmine della sua gloria) e Virgil Abloh che produce per loro una t-shirt inclusa nella collezione d’esordio a cui seguirà poi una linea di merch a sé stante che include giacche di satin e skateboard. Il 2017 si chiude con la collaborazione con DARKDRON e l’iconico illustratore pulp italiano Emanuele Taglietti.
In seguito, oltre al classico merch ispirato alle varie collaborazioni e all’apparizione su numerose riviste anche con servizi fotografici scattati dal loro amico di sempre Hedi Slimane, il rapporto fra i Daft Punk e la moda venne celebrato da una grandiosa mostra alla Filarmonica di Parigi, che li paragona ai Kraftwerk e a Laurent Garnier e ne esamina, tramite una retrospettiva su musica e costumi, l’impatto avuto sullo zeitgeist della moda mondiale in più di vent’anni di carriera che avrebbe dovuto culminare con la colonna sonora di Occhiali Neri, il prossimo film di Dario Argento che aveva iniziato la produzione lo scorso aprile e di cui ancora poco o nulla si sa. Ma tutto sembra per ora finito: la separazione dei due sembra comunque amichevole, dunque non è esclusa una reunion in futuro. Per ora dovremo accontentarci di una discografia grande quanto il loro lascito culturale.