Come sono percepiti i brand di moda in Italia? Lo abbiamo chiesto a Federico Barengo, Valerio Coretti, Francesca Cefis Casoli, Alfredo Canducci e Manuel Marelli

L’Italia è forse, insieme alla Francia e al Regno Unito, uno dei punti nevralgici dell’industria del lusso mondiale. Gran parte dei maggiori brand del fashion luxury sono nati proprio in Italia e una parte ancora maggiore dei centri produttivi del lusso internazionale decide di aprire le proprie fabbriche qui. Senza parlare del vivace sottobosco di professionisti della moda e brand indipendenti che mantengono vivo l’ecosistema della moda italiano. Anche quando un nuovo trend non nasce in Italia, finisce per approdare sulle sue passerelle e dovrà confrontarsi coi suoi designer - un fenomeno che dà la misura dello status culturale di cui l'Italia gode nel mondo della moda.

Per analizzare meglio i trend dominanti oggi in Italia, la redazione ha chiesto a cinque insider della moda made in Italy di utilizzare la piattaforma Cartesio, creata da nss factory in collaborazione con Lyst, per categorizzare i principali brand del lusso.

 

Federigo Barengo (@barengo)

Consultant e co-founder di NXTGN SRL

«Essendo sempre più labile il confine tra i quattro punti cardinali del diagramma, è ancora necessario conoscere il posizionamento di un brand o risulta primario conoscere il target di riferimento?»