
New Balance ha perfezionato l'arte della collaborazione Mai come quest'anno il brand americano ha dato vita a sneaker collaborative indimenticabili
Nell’eterna lotta tra Nike e adidas, il 2020 potrebbe aver rivelato un contendente molto valido in questa guerra, un brand che soprattutto negli ultimi dodici mesi ha elevato il concetto di collaborazione, rendendolo parte integrante del proprio DNA e portandolo alla massima espressione. Se nell’immaginario collettivo la fama di New Balance è legata a figure mainstream come Steve Jobs e a quell’estetica normcore che ha visto la massima popolarità nel 2014, il brand ha saputo ampliare e superare la propria fama di marchio fondatore delle dad shoes diventando una delle voci più influenti dello sneaker game mondiale attraverso silhouette solide, dal design puro e interessante, facendo dei grigi e dei colori tenui i suoi migliori alleati. Per quanto il concetto di collaborazione sia qualcosa di tutt’altro che innovativo nel settore, New Balance ha saputo trovare personalità e realtà che rientrano nella categoria dei tastemaker, in grado di formare estetiche e gusti, che siano Jaden Smith o piccoli brand che possono contare su un certo cult status.
Nella lunga lista di New Balance 992 uscite quest’anno, molte di esse sono il risultato di collaborazioni. Abbiamo visto quelle con JoeFreshGoods, designer di Chicago, che in occasione di San Valentino ha lavorato su una silhouette che ricordasse l’anatomia del cuore e che fosse quindi un omaggio all’amore. Successivamente sono state rilasciate quelle con WTAPS, label giapponese di culto, che ha ripescato una colorway storica arricchendola del tocco Ura-Harajuku. E ancora, non è mancata la 992 firmata da Studio FY7, agenzia creativa di Parigi, che nella sneaker ha proposto colorway inedite ispirate al paesaggio algerino, affermando con convinzione le proprie radici. Ma è in particolare la 992 realizzata insieme a JJJJound la collaborazione più rappresentativa dell’anno per New Balance. Con l’aggiunta del branding della label fondata da Justin Saunders e la declinazione in due colorway sofisticate, i due brand hanno sublimato il proprio cult status, elevando ulteriormente i propri codici estetici in una release che è andata sold out immediatamente.
Infine, il 2020 ha visto un'importante novità per New Balance, la scelta di un vero e proprio testimonial, quindi non un atleta, ma un artista, il rapper americano Jack Harlow. È la prima volta che New Balance fa una scelta di questo tipo, come se fino ad ora la pop culture non gli fosse interessata più di tanto, in virtù della fama e della reputazione che il brand vantava già naturalmente ogni settore. Su Harlow invece NB ha scommesso molto, trovando innanzitutto un vero fan del brand - come ha raccontato Harlow stesso, che possiede un'ampia collezione di silhouette NB, unico brand di scarpe che indossa - e facendo il suo ingresso nel mondo del rap con un video in cui il logo di New Balance è il vero protagonista.
Mai come oggi New Balance è sicuro e forte della sua identità nello sneaker game, pronto ad esercitare la sua capacità di travalicare confini e barriere, culturali ed estetiche. Ora anche quella della scena rap.