I 5 colori più iconici del mondo della moda Da Dior a Jacquemus

Prima ancora che tattile, la moda è un’esperienza visiva. E nel corso dei decenni sono stati moltissimi i designer a votarsi a una particolare sfumatura di colore esplorandola e declinandola in mille modi nel corso degli anni. Così come stampe e pattern, infatti, anche i colori possono arrivare a identificare uno specifico brand e nei casi elencati qui sotto, che vanno dai più storici ai più moderni, i designer hanno saputo sfruttare e raccontare il fascino di un colore che ha finito per arrivare a simboleggiare l’estetica di un intero brand nel corso degli anni e delle direzioni creative.


Il grigio di Monsieur Dior

Dior Homme FW20
Dior FW10
Dior FW19
Dior Homme FW11
Dior FW11
Dior FW06
Dior Couture 2017
Dior Couture 2013
Burberry SS21
Burberry Resort 2020
Burberry FW18
Burberry FW17
Burberry SS16
Burberry SS14
Burberry FW13
Valentino SS95
Valentino FW92
Valentino SS93
Valentino Couture 2020
Valentino Couture 2013
Valentino SS21
Valentino SS07

Due sono gli italiani che hanno dato il proprio nome a una sfumatura di rosso: uno è Caravaggio e l’altro Valentino Garavani. L’ispirazione per questa particolare sfumatura, che si trova fra lo scarlatto, il ciliegio e il corallo, venne da una signora vista da Valentino ancora studente all’Opera di Barcellona. Senza sospettarlo, quella donna aveva piantato un seme nella mente del designer che sbocciò quando questi aprì il suo atelier nel 1959. La sfumatura finale che è registrata venne estratta da un pigmento estremamente puro di rosso, privo di micro-interferenze di altri colori, e da qui deriva la sua qualità “media” che lo rende visibile ma mai squillante. Da allora quel rosso apparve praticamente in ogni singola collezione di Valentino dalla fondazione a oggi. 


Il verde della nuova Bottega Veneta

Il trionfale ingresso di Daniel Lee da Bottega Veneta ha risollevato le sorti dell’intero brand, portandolo a una rivoluzione estetica fra le più riuscite e rispettose della tradizione precedente mai viste in questi anni. Dall’inizio di questa nuova fase, il packaging del brand si è rivestito da una sfumatura di grass green che si ritrova con qualche variazione fra i molti item verdi che appaiono nelle collezioni firmate da Lee. Sebbene l’inglese sia ancora da pochi anni al timone del brand, la riconoscibilità assoluta che la sfumatura ha raggiunto è la testimonianza della rapida predominanza culturale assunta da Bottega Veneta. 


Il rosa francese di Jacquemus

Jacquemus Holiday 2020 Collection
Jacquemus Holiday 2020 Collection
Jacquemus SS20
Jacquemus SS20
Jacquemus FW19
Jacquemus SS19
Jacquemus SS14
Laetitia Casta in "L'Année '97" Campaign
Laetitia Casta in "L'Année '97" Campaign
Laetitia Casta in "L'Année '97" Campaign

La sfumatura che Simon Porte-Jacquemus ha scelto per la sua Holiday Collection, distinta da un colore rosa all-over, si avvicina molto al French Rose – un nome molto appropriato a un designer che ha fatto quasi di ogni sua collezione una lettera d’amore al proprio paese natale. Il colore era già apparso nelle collezioni del designer per la prima volta nel 2014, con apparizioni sempre più frequenti negli anni fino a giungere alla passerella nell'iconica sfilata SS20 fra i campi di lavanda e all'ultima campagna "L'année '97" con Laetitia Casta. La collezione dimostra la lucidità d'intuizione di Jacquemus che, nel creare un range di abiti relativamente semplice, ha saputo condensare il mood solare tipico delle sue creazioni più "estive" in una singola nota di colore che, al contempo, rende estremamente riconoscibile la collezione.