
Dalle Alpi a Los Angeles: la storia dell'ultima collezione di Moncler Genius nss magazine ha intervistato Sergio Zambon in occasione del drop della collezione 2 Moncler 1952
«La differenza tra Moncler e gli altri marchi luxury è la partenza al contrario: oggi il luxury ha bisogno dello streetwear e del funzionale. Moncler ha nel suo heritage un capo iconico che è già funzionale e streetwear e intorno a questo ha costruito una realtà più fashion».
Sono state queste le parole con cui Sergio Zambon, head of menswear di Moncler e designer della collezione maschile 2 Moncler 1952, ha sintetizzato la parabola del brand parlando con nss magazine. Nato in Egitto da padre italiano e madre croata, Sergio Zambon è la definizione stessa di designer cosmopolita ed eclettico. Dopo aver studiato all’Istituto Europeo di Design di Roma, ha lavorato dodici anni per Fendi, svolgendo contemporaneamente attività di consulente, lavorando alla linea di womanswear che porta il suo nome e diventando head of menswear per Acne Studios. Dal 2015 in avanti, Zambon ha lavorato per Moncler, di cui è stato nominato in seguito head of menswear. Pochi anni dopo, nel 2018, sarebbe iniziato quel dialogo fra il brand e i nomi più eccitanti del panorama fashion contemporaneo, come Matthew Williams, Craig Green, JW Anderson e Hiroshi Fujiwara, che ha dato vita al Genius Project di Moncler come lo conosciamo oggi.
La sua è la carriera di un designer eclettico, che è entrato in contatto con realtà molto diverse fra loro. Nel disegnare questa collezione qual è l’elemento che considera la sua firma?
Gli elementi che considero la mia firma sono l’attitude del contemporaneo, laid-back e loose, l’uso del colore in maniera inaspettata e le reference all’arte e alla musica.
Moncler Genius è un progetto nato all’insegna della collaborazione fra creativi. Ritiene che nella moda l’autorship personale di un designer sia un valore da preservare? E come?
Sì, credo che l’autorship sia un valore da preservare. Credo fortemente nel “Genius”, ma credo anche che sia sicuramente cambiata la condivisione e il modo di interagire con gli altri.