
Lo streetwear secondo Reception L’ultima collezione del brand è ispirata a Los Angeles e alla beat generation
Quando Pierre Boiselle, designer di Reception, visitò per la prima volta Los Angeles insieme al resto del suo team ne restò scioccato: l’enorme, brillante City of Angels era un luogo pieno di sogni e bellezza, ma anche di povertà e disuguaglianza. La prima ispirazione che gli venne alla mente, complice un podcast di L’Etiquette Magazine, furono i romanzi di Jack Kerouac, profeta della beat generation, e nello specifico I vagabondi del Dharma. Il podcast rifletteva sulla nozione di Clochard Celeste – che è la traduzione francese del titolo di Kerouac: «Un clochard celeste è un artista che ha avuto alti e bassi, forse più bassi che alti, ma che si veste in maniera unica anche se non ha altri soldi che per le droghe o l’alcol», scrive Boiselle nella presentazione della sua ultima collezione, pensata per vestire un’immaginaria gioventù vagabonda e maudit. Quella stessa gioventù immortalata, fra piscine solitarie e palmizi, nel lookbook scattato da Thibaut Grevet.
L’intera collezione FW20 di Reception Born Curious Stay Curious è già disponibile sullo shop online del brand.