
I profitti di Versace sono cresciuti del 55,5% durante la pandemia Ma il gruppo a cui appartiene il brand, Capri Holdings, ha riportato perdite per 551 milioni di dollari
Per Capri Holdings, il gruppo che possiede Versace, Jimmy Choo e Michael Kors, l’ultimo trimestre dell’anno fiscale, conclusosi lo scorso 28 marzo, è stato catastrofico: il lockdown ha causato perdite per 551 milioni di dollari e, per il trimestre attualmente in corso, ci si attende un’ulteriore calo del 70% nelle vendite. Ma la situazione è più complicata di così: se infatti, come riporta Jing Daily, le revenue di Jimmy Choo e Michael Kors sono scese del 23% e del 18,4% rispettivamente, quelle di Versace sono addirittura aumentate del 55,5%, cifra che si traduce in un profitto di 213 milioni di dollari – performance attribuita dal CEO di Capri Holdings, John Idol, all’eliminazione delle linee Versace Collection e Versus. Nonostante ciò le perdite sono state gravi: i negozi dei brand sono aperti solo a fine maggio e hanno visto un traffico di vendite anche dimezzato rispetto a prima, i danni d’inventario da soli ammontano a 92 milioni di dollari e le buone performance dell’e-commerce non sono bastate a coprire i danni.
Il trimestre attuale dovrebbe chiudersi per Capri Holdings con 1,1 miliardi di dollari in liquidità e 1,8 miliardi di debito. Nonostante ciò il CEO John Idol non ha celato che la risalita sarà dura:
«La nostra opportunità per tornare a crescere arriverà solo nel 2022. Devo parlare dell’anno fiscale 2022 perché non sappiamo se torneremo a valori normali per il 2021. Abbiamo fiducia nel futuro e gli investimenti nel settore del lusso hanno bisogno di tempo».