Dopo la pandemia, il mercato del lusso dipenderà sempre più dalla Cina Nel 2025 la clientela cinese rappresenterà fino al 49% del luxury mondiale

Ormai è chiaro che il 2020 può essere considerato un annus horribilis per il mondo del lusso. Fra la cancellazione delle fashion week fisiche, la chiusura del retail e gli enormi ritardi accumulatisi nella schedule della filiera produttiva, il luxury market dovrà affrontare una lunga fase di ripresa – fase in cui il mercato cinese sarà ancora più fondamentale di prima. Uno degli effetti che la crisi da Covid-19 ha avuto, specialmente nei suoi momenti iniziali, è stato sottolineare quanto il volume di consumi e di produzioni proveniente dalla Cina fosse importante per l’industria della moda che, subito dopo il lockdown iniziale di Wuhan, aveva dovuto affrontare le prime serie perdite: lo stop del mercato in Asia, seguito nei primi mesi dell’anno a quello in Occidente, ha causato una perdita del 25% nei profitti dell’industria nel primo trimestre. Allo stesso tempo, però, la Cina sarà anche la principale base del rebound economico per la moda. Un report di Bain & Company e Altagamma dice infatti che: 

C’è grande probabilità che il luxury shopping si riavvii prima in Cina se il virus rimane sotto controllo; il proseguimento delle restrizioni sui viaggi significherà inoltre che molti acquisti che sarebbero stati effettuati all'estero verranno invece effettuati in Cina. 

In questo senso, l’attuale crisi del Covid-19 fungerà probabilmente da elemento accelerante per lo sviluppo di trend di mercato che, senza pandemia, avrebbero avuto un’evoluzione molto più lenta. Le proiezioni illustrate dai recenti report parlano di un mondo in cui gli assi economici del lusso si sposteranno verso l’Oriente. Fra gli altri cambiamenti previsti per il futuro ci sono anche una più diffusa integrazione del phygital che porterà alla nascita di un nuovo sistema omnichannel; un drastico ridimensionamento sia del ruolo del negozio fisico, che della rete di distribuzione e del ruolo dei centri commerciali, oltre che una nuova importanza attribuita al concetto di sosteniblità.