Le 5 sfilate più iconiche degli anni ‘80 Da Thierry Mugler a Comme des Garçons

Fino alla metà degli anni Sessanta, la sfilata di moda era governata da regole immutabili: modelle che si muovevano silenziosamente tra clienti e giornalisti. Poi con Courrèges e Kenzo le modelle iniziarono a ballare piuttosto che camminare, fino a quando, negli anni ’80 quelle presentazioni diventarono dei veri propri happening con tanto di performance teatrali e guest star in passerella. Da Claude Montana a Thierry Mugler, da Giorgio Armani a Franco Moschino, da Jean Charles de Castelbajac a Christian Lacroix, sono stati tanti gli stilisti che hanno plasmato l’estetica dell’epoca con le loro creazioni ed i loro show.

Noi ne abbiamo scelto cinque iconici per gli abiti, il set, i modelli o la performance.

Vivienne Westwood FW 1981

1984. A Parigi, per la prima volta un couturier svela la sua collezione al grande pubblico, che può acquistare il suo biglietto come per un concerto. Si tratta di Thierry Mugler che, per festeggiare il decimo anniversario del suo brand, porta in scena l'Hiver des Anges allo Zenith nel quartiere Villette, davanti ad un pubblico pagante di 6.000 persone. Più che una semplice sfilata, lo show è una performance artistica in cui si fondono moda, musica e teatro, con modelle trasformate in angeli o vestite con outfits ispirati alle olimpiadi, lo spazio e la religione. Nel finale, che la giornalista Marion Hume ha descritto come "una coraggiosa, folle dichiarazione che gli stilisti, e anche i comuni mortali, non hanno bisogno di essere limitati dalla gravità del pianeta Terra", Pat Cleveland in versione Madonna scende dal soffitto tra una pioggia di petali.

Rievocando quel momento, Pat racconta:

Ero incinta di sei mesi quando sono scesa dal cielo [….] Ho detto ok e mi hanno agganciato a questo aggeggio nel soffitto. Si attaccava sotto le braccia e sotto il sedere, come un paracadute; se avete mai visto Peter Pan, è la stessa cosa. [….] Il dio della moda mi fece scendere dal cielo come il Miraculus [in un] vestito con bellissime pietre blu… È stato un magnifico. [….] Mi sono sempre sentita [come se stessi facendo la storia] quando partecipavo [ai suoi] spettacoli perché è uno dei più favolosi showman creativi.

 

Jean-Paul Gaultier SS 1985

Con le sue creazioni per Comme des Garçons, Rei Kawakubo ha offerto un’alternativa completamente nuova e rivoluzionaria rispetto alle tendenze del momento, fornendo un antidoto alle proposte esagerate e raffinate che caratterizzavano gli anni ‘80. La sua moda black e quasi monastica e la sua visione radicale della moda hanno conquistato un pubblico abituato ad eccesso, colore e capi vistosi che comprende anche molte celebrities. La più iconica fra queste è stata Jean-Michel Basquiat che ha partecipato come modello, sfoggiando un paio di completi grigi, alla sfilata SS 1987 di Comme des Garçons Homme Plus. Oltre a Basquiat, hanno calcato la passerella di CDG anche gli artisti Robert Rauschenberg e Francesco Clemente e gli attori John Malcovich, Dennis Hopper, Julian Sands.

 

Christian Lacroix Haute Couture Spring 1988

Christian Lacroix ha definito il look degli anni '80, combinando colori brillanti e decorazioni stravaganti. Il suo stile neobarocco, ricco di ricami, velluti, ruches, decorazioni,  gioielli, elementi folcloristici e tradizionali rifletteva i desideri di una nuova generazione affamata di lusso. L’esempio perfetto di questa opulenza era "le pouf", la gonna a palloncino, spesso indossata con una corta giacca-bolero. Le sfilate di alta moda esaltavano al massimo tutti questi aspetti e ottenevano un successo strepitoso tanto che la giornalista Julie Baumgold parlando della sua moda scrisse:

Abiti così meravigliosi e di un tale lusso provocante si sono forse visti l’ultima volta nel XVIII secolo, quando gli aristocratici francesi su carri che passavano con gran strepito sull’acciottolato, intrapresero il loro viaggio verso la ghigliottina.