
La meta-moda dello show FW20 di Gucci Alessandro Michele accende le luci sul “dietro le quinte” e abbatte una nuova barriera con il pubblico
Soltanto tre settimane fa, Alessandro Michele aveva lasciato tutti a bocca aperta con lo show per la collezione menswear FW2020 di Gucci, facendo sfilare i modelli in un anfiteatro in stile elisabettiano dominato dall'oscillare di un gigante pendolo foucaultiano. Ma dopo aver più volte trasformato la passerella in un set, per lo show della collezione womenswear FW20 Michele ha deciso di fare il passo successivo: l’ha eliminata del tutto. Al suo posto, le modelle hanno “posato” su una pedana rotante, in un’atmosfera cupa di luci soffuse e sulle note del Boléro di Ravel. Un'enorme struttura di vetro che si è fatta palcoscenico di un esperimento più unico che raro: all'interno, infatti, è stato ricreato il backstage della sfilata stessa, dove gli stylist hanno vestito e preparato le modelle per lo show sotto gli occhi di tutti.
Lo spazio della sfilata diventa così un luogo di sperimentazione e discussione, palcoscenico di un grido di una rivoluzione. Un grido che, tuttavia, rischia di rimanere fine a se stesso e mette gli abiti in secondo piano: le luci basse e la parete di vetro hanno reso difficile sia per i fotografi immortalare gli abiti, sia per gli ospiti vederli con attenzione. In generale, forse si è trattato di uno show un po' sottotono rispetto a quello visto poche settimane fa per la settimana della moda maschile. Lo conferma anche il parterre di ospiti: tra i grandi assenti della sfilata Tyler The Creator, Anderson Paak, Jared Leto, Ghali e Maurizio Cattelan (presenti invece a gennaio), così come Harry Styles, ormai protégé di Michele.
La collezione, dal canto suo, conferma una linea di continuità rispetto a quanto visto per il menswear. Restano grandi protagonisti i tailleur, riproposti in una versione più classica in lana. Si aggiungono gonne ampie e lunghe, insieme ad abiti e divise di pizzo, mentre ritornano le bluse in satin e i pantaloni oversize (soprattutto di velluto). In generale, l'esagerazione è tornata a far da padrona: ecco allora che bracciali giganti, guanti, colletti ingombranti e grandi crocifissi dorati si mescolano in uno stile che proprio nella sua confusione si rivela sempre e comunque coerente.