Frank Ocean è il nuovo volto di Prada “Programming Rhythms And Dancing Again”

Era bastato un anorak nero di Prada a Frank Ocean per rubare la scena al Met Gala 2019 - il cui tema, il “camp”, pareva in netto contrasto con la scelta minimal e normcore del proprio outfit. La jacket di Prada, diventata immediatamente un oggetto di culto per i fan dell’artista, era stata abbinata a camicia e cravatta nera, seguendo un trend - quello del suit&tie - che lo stesso Ocean ha portato avanti per buona parte del 2019, comprese le varianti business casual con cui aveva lanciato le Cactus Plant Flea Market VaporMax a maggio. La capacità di Frank Ocean di riuscire a creare attorno a se stesso un immaginario estetico così ben definito, e farlo in quelle che - per gli standard degli anni ‘10 - sono apparizioni pubbliche davvero sporadiche, raccontano della capacità di Ocean di influenzare non solo il mondo della musica, ma anche quello della moda

La nuova campagna Prada, scattata dal fotografo David Sims, prova a restituire questa evoluzione dell’estetica di Frank Ocean, attraverso una coppia di ritratti dove il cantante è rappresentato da una parte in full body - con indosso un cappotto, una shirt oversize e quella che sembra essere una cravatta texana - e da un ritratto in bianco e nero, all’interno del quale campeggia una rielaborazione dell’acronimo di Prada: “Programming Rhythms And Dancing Again”. Stando al comunicato ufficiale, la reinterpretazione del brand name è l’essenza della nuova campagna: «influenzata da idee astratte, pensieri, nozioni: provocano, a volte aggiungono contesto, a volte presentano una contraddizione, stimolano sempre il pensiero». Tutti i protagonisti della campagna infatti, sono stati scelti per la loro capacità di raccontare una storia: quella di Frank Ocean sembra incontrare alla perfezione le intenzioni di Prada, che ha scelto di puntare - come tante altre case di moda - sugli artisti urban, i veri protagonisti del passato e del futuro decennio, ma in maniera diversa: alla maniera di Frank Ocean