
La storia dei pattern più iconici della moda Come sono nati e perché hanno così successo
Parlando di moda, spesso sentiamo citare il termine “motivo” o, più nello specifico, “pattern”, ma non tutti sanno esattamente di che cosa si tratta. Sono quei segni distintivi che una maison adotta per farsi riconoscere, per “firmare i propri capi”, quella trama d’archivio senza tempo, capace di donare identità ad un item, o a intere collezioni. Pensiamo al pattern di Vuitton, nonostante siano trascorsi cento anni dalla sua creazione, esso continua a essere di tendenza. Come mai? Perché non si tratta di nostalgia, di passione per il vintage o per i dettagli old school, i pattern non invecchiano perché la storia, il fascino delle radici di un brand è ciò che ha reso il brand stesso un’icona. Un classico trench Burberry con il motivo tartan non passerà mai di moda perchè ha segnato la moda, in un futuro prossimo ci ricorderemo della trama BAPE perché BAPE sta incidendo sul mondo di oggi.
In un momento storico in cui le maison giocano con gli archivi, le collezioni diventano sempre più riconoscibili e riflesso del creative director che ne è a capo, vi raccontiamo la storia di 9 pattern iconici, riusciti, ma soprattutto atemporali.
Louis Vuitton
Chiudiamo con l’efficace motivo “a saette” proposto dal designer inglese. Fantasioso e particolare, il Lightning Bolt di Neil Barrett ha assunto importanza negli ultimi 10-15 anni dopo che lo stilista cresciuto da Gucci ha vestito artisti come Justin Timberlake, Lenny Kravitz e Madonna e fornito le proprie creazioni per la produzione di film di successo come Spider-Man 2, Spider-Man 3 e Ghostrider. Oggi possiamo trovare il motivo su molti degli item ideati dal creativo britannico, il quale adotta per la sua label nata nel 1999 uno stile maturo, classico e moderno.