Give me five: the best five moments of New York Fashion Week FW17 New York Men Fashion Week Fall- Winter 2017

Fine delle settimane dedicate alla moda uomo. New York è l'ultima tappa di un tour de force tra gli abiti ed i trend che vedremo nell'autunno-inverno 2017. Se mentre le altre città osano con qualche sperimentazione e divagazione artistica, la Grande Mela resta fedele ad uno stile rilassato, casual e con profonde radici street. I grandi designers, tranne Raf Simons che sceglie NY per la prima volta, lasciano spazio a marchi meno internazionali e, con le dovute eccezioni, questo coincide con un generale appiattimento di idee e originalità, abbandonati a favore di una praticità senza orpelli tipicamente americana. Ecco allora una carrellata di cappotti over, giacche a vento, bomber, denim, athleisure, maglioncini. Tutto qui?
Ovviamente no. Ecco le collezioni più interessanti secondo nss.

#1 Raf Simons


Benvenuto a New York. Raf Simons presenta per la prima volta il suo lavoro nella città diventata da pochi mesi la sua casa - da quando è stato nominato direttore creativo di Calvin Klein - e lo fa omaggiandone l'iconografia classica stravolta da un twist giovane e reazionario. Giovane come i modelli che mostrano le sue creazioni, ragazzi appena sbarcati nella Grande Mela che portano maxi cappotti dal taglio classico e gilet stretti in vita col nastro adesivo, pantaloni ampi e maglieria oversize. "Ho guardato indietro, alla prima esperienza che fa un giovane quando arriva in questa città, ai luoghi molto turistici... la Statua della Libertà, la scritta I love New York... Volevo tornare a come ho vissuto New York all'inizio e combinarlo con quanto sto sperimentando ora". Così racconta in diverse interviste il designer belga che, con questa ispirazione in mente, dilata le dimensioni delle silhouette, gioca con la filosofia punk del "do it yourself" ed incorpora nei suoi capi la NY turistica, quella di milioni di turisti che ammirano lo skyline della città dall'Empire State Building e acquistano gadget con la celebre grafica "I love New York". Ora Simons è ufficialmente un newyorkese.

#2 Ovadia & Sons


Il futuro preso in prestito dal passato. Patrik Ervell incanala il fascino per il futuro ridisegnando il passato. Ricorda la cultura rave britannica degli anni '90, immagina come vestirebbero ora, diventati adulti,  i fans di quella scena e mescola tutto con la fantascienza anni '70. Il designer si lascia sedurre dalla nostalgia, da raduni musicali come Megatripolis, Whirl-y-Gig, Spiral Tribe, Megadog e presenta una collezione  retro-futurista, in bilico tra timore e speranza per quello che verrà. In termini modaioli queste ispirazioni si traducono in giacche a vento oversize, giacche in vinile, cappotti in mohair, poncho di plastica, pantaloni di pelle, work pants in twill o denim, lupetti e tee a maniche lunghe. È il passato remixato che diventa futuro.