
Il make-up nei film di Sofia Coppola Da Il Giardino delle Vergini Suicide a Priscilla, i look beauty delle eroine della regista

Che abbiamo un debole per Sofia Coppola non è un mistero. La regista è riuscita a creare una propria estetica cinematografica riconoscibile, tanto che basta osservare pochi minuti di un film per capire che è stato girato da lei. Nei suoi film, come Lost in Translation e The Virgin Suicides, le protagoniste sono ragazze giovani, spesso immerse in un mondo interiore ricco di emozioni, intensità e solitudine. Queste donne, che potremmo definire “sad girls” (ragazze tristi), non sono solo abbattute o malinconiche, ma vivono un senso di disconnessione, come se fossero sempre un passo indietro rispetto alla vita che scorre intorno a loro. Sono figure fragili che, pur vivendo in mondi pieni di opportunità, si sentono perse e incomprese. È forse proprio per questa loro vulnerabilità che Sofia Coppola è così amata dal pubblico femminile: ogni donna, almeno una volta, si è ritrovata in una di loro.
Il make-up nei film di Sofia Coppola: Lost in translation
Nel film Priscilla, il trucco non è solo una parte dell'estetica, ma svolge una funzione narrativa importante, rispecchiando la crescita di Priscilla come donna e come persona intrappolata in un mondo di aspettative e pressioni che provengono dall'esterno. Da un trucco adolescenziale e naturale a uno più sofisticato e artificiale, il suo aspetto riflette le sfide emotive e psicologiche che affronta durante la sua relazione con Elvis Presley. Il suo look più iconico rimane comunque il winged look: eyeliner spesso nero che risalta i suoi occhi azzurri, ciglia baby doll e un rossetto color nude.