5 modi in cui l’architettura sta combattendo il climate change Le città del futuro saranno quasi del tutto green

Lo studio di architettura di Hong Kong Ronald Lu & Partners è uno dei più importanti hub che si dedicano alla sostenibilità nell’urbanistica e nell’architettura – e proprio in ragione di questo impegno ha realizzato un documento che parla delle principali innovazioni già esistenti nel mondo di oggi e che potrebbero in  futuro rivoluzionare il mondo dell’urbanistica. L’idea alla base di queste cinque maniere di rendere l’architettura più sostenibile è quella di sfruttare conoscenze tecniche e ricerca dei materiali per rendere gli edifici sempre più integrati con l’ambiente naturale circostante, creando un ecosistema antropizzato in cui umani e natura possano essere un tutt’uno. 

Ecco qui di seguito i 5 modi in cui l’architettura sta combattendo il climate change.

1. Il design biofilico

Il design biofilico è un concetto centrale nella filosofia dell’architettura sostenibili e descrive il legame che unisce le costruzioni all’ecosistema che li circonda attraverso il loro rapporto con l’ambiente naturale. Questo tipo di design è essenziale quando si parla di aree urbane ad alta densità dato che questo tipo di design promuove il raffreddamento delle città, la riduzione dell'acqua piovana e il filtraggio del particolato nell’aria. Ronald Lu & Partners ha applicato questo concept nel suo progetto Treehouse - un sistema integrato eco-consapevole che unisce interno a esterno, uomo a natura senza soluzione di continuita. Si tratta di un luogo di lavoro a impatto zero incentrato sul benessere del lavoratore con pareti ricoperte di verde, giochi d'acqua e materiali e arredi a tema naturale. 

2. La questione della biodiversità 

Le strategie di gestione dell'acqua urbana sono una questione sempre più fondamentale in un mondo che è già indirizzato verso la siccità. La soluzione proposta dall’urbanistica sostenibile è rendere queste strategie simili ai processi naturali del suolo – questo tipo di concept è stato definito Sponge City. Tramite questa tecnica il deflusso superficiale dell'acqua piovana viene prima assorbito, poi filtrato naturalmente dal suolo. L'infiltrazione del deflusso permette alle falde acquifere di ricostituirsi e ai corpi idrici di rigenerarsi eliminando le fonti di acqua maleodorante e ripristinando gli habitat naturali.