
Franco Battiato, l’artista più trasversale della musica italiana Cosa ci ha lasciato il disruptor degli anni ’70 diventato un’icona della cultura pop
Un problema della pop culture italiana è che spesso le carriere dei suoi protagonisti si estendono per due o tre decenni di troppo, vivendo di rendita per anni e abusando della pazienza di generazioni intere. In mezzo a un mare di artisti dimenticabili o che avrebbero dovuto andare in pensione a metà degli anni ’90, però, Franco Battiato era la più eccellente delle eccezioni. L’artista siciliano, che aveva esordito negli anni ’70, non ha avuto una carriera convenzionale: se molti cantanti vivono per anni all’ombra del proprio culmine artistico-creativo, Battiato ha saputo rimanere rilevante per anni grazie alla sua musica sperimentale e trasformista che ha influenzato generazioni a venire. Per fare un esempio su tutti, uno dei momenti iconici più recenti della sua carriera è stata la performance di Voglio Vederti Danzare al Club to Club del 2014 – una performance che qualunque altro artista, all’età che ai tempi aveva Battiato, non avrebbe semplicemente saputo tirar fuori e che invece, remixata per un club, suonava come una hit perfettamente moderna. Proprio da questa performance si capisce il segreto del successo della sua musica: non solo quello di saper unire i generi, ma quello di unire le generazioni.
Il dato più sconvolgente della produzione di Battiato è la sua trasversalità: è un’icona della tradizione ma anche uno sperimentatore, è un cantautore-poeta ma anche un pionere del clubbing, è amato dai genitori che lo ballavano da giovane e dai giovani che lo ballano ancora adesso, lo si ricorda come “Il Maestro” ma anche come il trasformista con la mega-acconciatura e gli outfit fuori di testa, ha scritto La Cura nel ’96 collaborando con un letterale filosofo e dopo trent’anni di carriera ma è anche andato al Festivalbar e al Club to Club sulla soglia dei 70 anni, ha avuto colleghi ma non ha avuto pari. Solo perchè ora non c’è più, Battiato non smetterà di essere un esempio e un’influenza per generazioni intere di artisti italiani e internazionali come lo è stato negli ultimi 50 anni.