
Come stanno cambiando i loghi delle case automobilistiche? Il ritorno del logo bidimensionale sta contagiando l'industria dell'automotive
Il logo di un’automobile è come la firma di un’artista: una piccola parte senza cui tutte le altre non avrebbero identità. È il logo che dà il nome all’automobile e, per certi versi, è il logo che veicola per primo i valori e la storia di una casa automobilistica. Ma il logo riflette anche, coi suoi cambiamenti, le varie fasi di vita di un brand – la cui adattabilità al presente determina la sua longevità. Nel settore automotive si è assistito negli ultimi anni a un trend che ha portato case automobilistiche come Nissan, Toyota, Citroën e Audi a rendere bidimensionali i loghi che, negli anni ’80 e ’90, erano invece tridimensionali, semplificandone la grafica. Il trend nasce da un’esigenza di marketing: con la comunicazione dei brand che si svolge sempre più sulle piattaforme digitali, un logo troppo complesso, troppo ricco di effetti visivi realistici e gradienti perde distintività. Qualcosa di simile è accaduto nel mondo della moda con il fenomeno del blanding, che ha visto numerosi brand uniformare il font e il colore dei propri loghi per meglio proteggere la proprietà intellettuale e auto-rappresentarsi con uniformità attraverso piattaforme diverse, digitali e non.
L’onda lunga del flat design trend arriva fino al 2020, con il debutto del nuovo logo semplificato di BMW questo marzo, che oltre al solito appiattimento ha visto sparire l’anello nero esterno che conteneva il nome del brand. Il cambiamento è stato pensato per accogliere al suo interno i colori delle carrozzerie, facendolo diventare diverso da un modello all’altro. A inizio luglio, poi, è stata la volta di Nissan che ha forse applicato il re-desing più radicale eliminando addirittura il box che conteneva il nome del brand e trasformando il cerchio metallico in due minimali semicerchi bianchi. Più soft è stato l’aggiornamento apportato da Toyota, infine, che ha visto la caduta del nome e un look monocromatico grigio scuro al post del precedente 3D cromato.