@subwayhands: raccontare l’epidemia attraverso le mani dei newyorchesi L’ansia del Coronavirus negli scatti di Hannah La Follette Ryan

Ogni pena può essere sopportata se la si narra o ne si fa una storia” diceva la scrittrice Karen Blixen.
Questo è esattamente ciò che ha fatto la fotografa Hannah La Follette Ryan, che tramite lo storytelling visivo del suo account @subwayhands documenta l’ansia da coronavirus vissuta dei newyorchesi che viaggiano in metro attraverso scatti ravvicinati delle loro mani. Le nuove misure cautelari e di distanziamento sociale che da qualche settimana sono entrate nella vita di tutti passano anche e soprattutto dalle nostre mani: guanti di lattice, fazzoletti, disinfettanti, la paura di toccare una superficie estranea. Attraverso questi dettagli solo in apparenza minimi si manifesta il cambiamento che il virus ha portato nella nostra società. 

Fra tutti i cambiamenti che il Coronavirus ha portato, infatti, il più importante è forse quello nel modo in cui interagiamo con lo scenario cittadino e gli oggetti quotidiani. La paura del contagio ci ha reso anche più soli, e tutto ciò traspare dalle fotografie di @subwayhands, una piccola ma significativa cronaca di cosa significa vivere in una città contemporanea ai tempi della pandemia.