
An homage to Ren Hang Quando l'arte incontra la censura
Un talento scoperto per caso quello del giovanissimo fotografo cinese Ren Hang che appena trent'enne si è tolto la vita nella serata di venerdì 24 Febbraio. Questo breve testo vuole essere un omaggio al suo lavoro, una scoperta e un inno a quel delicato erotismo che lo ha reso famoso.
«Se la vita è un abisso senza fondo quando lo salterò la caduta senza fine sarà anche un modo di volare»
- Ren Hang, My Depression
L'approccio di Ren Hang alla fotografia avviene come una vocazione. Dopo aver deciso di abbandonare gli studi di pubblicità, inzia a fotografare il suo coinquilino senza vestiti. Poi i suoi amici. "Attraverso i loro corpi nudi, io sento la reale esistenza delle persone (...) Faccio quello che mi viene naturale, senza progetti". Nelle sue foto non si nascondo concettualismi o riflessioni, nessuna critica al tabù del corpo nudo o alla sua rappresentazione nella Repubblica Popolare Cinese; nessun virtuosismo. I corpi dei suoi modelli si immergono in paesaggi domestici e bucolici senza scontrarcisi. Un erotismo delicato e armonico. Una sessualità esplicita, quasi brutale, ma mai volgare. Il nudo per Ren Hang è come un'ossessione che insegue senza pudore e senza paura nonostante questo lo condurrà diverse volte nelle prigioni cinesi per violazione del buon costume.