
Quando la moda si ispira ai tatuaggi Lo stile a fior di pelle
I tatuaggi sono qualcosa di universale, che si tratti degli antichi soldati romani, dei marinari della Seconda Guerra Mondiale, dei guerrieri polinesiani o dei Maya, decorare il proprio corpo con disegni e incisioni è da sempre un modo di affermare la propria identità, il proprio credo e i propri valori. I tatuaggi sono stati scandalosi, provocatori, iconici, sacri – e oggi sono diffusissimi, a riprova della loro importanza attraverso culture e generazioni diverse. Il mondo della moda non è stato certo immune al loro fascino e, nel corso degli anni, non sono mancati designer che hanno ripensato e rielaborato l'estetica dei tatuaggi per le proprie collezioni. Ecco i principali.
Jean-Paul Gaultier – SS94 Les Tatouages
Forse la più iconica sfilata di Vetements di sempre oltre che uno dei punti più alti della carriera di Demna, la SS19 di Vetements fu un trionfo di estetica post-soviet ed ebbe per protagonisti i tatuaggi associati alla criminalità russa. Una serie di top color carne sfilarono in passerella creando uno stupefacente effetto nudo che, mescolato alla sartoria oversize, ai denim ricostruiti e alle track jacket sportive portò a Parigi una ventata di educazione siberiana.