
Storia e successo delle infradito Uno dei trend urbani più controversi di sempre
Per inaugurare l'inizio dell’estate, Havaianas ha rilasciato una collaborazione con Dolce&Gabbana. Il design classico del brand brasiliano, con la suola in gomma e il nome in sovraesposizione sulle fascette, si è affidato al tono travolgente del marchio di lusso italiano presentando stampe animalier e motivi ispirati alla tradizione siciliana. La collaborazione è diventata l’ultima di una tendenza emersa sulle passerelle della SS23, che ha visto le infradito riaffermarsi come calzatura del momento. Solitamente relegate alla spiaggia o a situazioni in cui viene prediletta la comodità, il ritorno delle ciabatte a infradito riflette un cambiamento in atto ormai da tempo, una rivoluzione che abbandona le scarpe che donano verticalità favorendo invece modelli funzionali, con una conseguente predilezione per le scarpe basse, dalle ballerine alle scarpe da barca, fino, dunque, alle infradito.
Le origini delle infradito
Negli ultimi anni le infradito hanno fatto il loro ritorno grazie ad una crescente nostalgia per la moda Y2K. Questa calzatura ora offre una maggiore versatilità, adattandosi a contesti che spaziano dal casual al formale. Ne sono una prova le collaborazioni tra brand con clientele diverse, come Havaianas e Dolce&Gabbana. Maria Fernanda Albuquerque, vice presidente del marketing globale della società madre di Havaianas, Alpargatas, ha dichiarato che il brand sta attualmente cavalcando una nuova ondata di popolarità. Solo nel primo trimestre del 2024, i profitti sono aumentati del 9% e le vendite del 3%. A contribuire a questa crescita, oltre alla partnership con Dolce&Gabbana, sono state anche le collaborazioni con i brand Farm Rio e Maison Kitsuné. Secondo quanto riportato da Trendalytics, quest’anno le ricerche per le infradito con platform sono aumentate del 255%, mentre le infradito con il cosiddetto kitten heel, ovvero il tacco basso, hanno registrato una crescita del 700%. Tra le maison che hanno sfruttato questo trend ci sono Chanel, che ha proposto infradito nere in velluto o in cotone e seta con il logo doppia C di brillanti, Miu Miu con un sandalo riviere in pelle, cinturino di chiusura con logo e fascetta a V in corda colorata, e infine Saint Laurent, con diverse versioni–dalle infradito in pelle scamosciata con cinturino brillantinato, ai sandali in pelle con tomaia triangolare e medaglione oro, a quelli con il cinturino a T con logo in metallo. Per i nostalgici delle ciabatte in gomma della stagione precedente, i cosiddetti “sandali nuvola”, Diesel li ha proposti in bianco e nero. Ha ripreso la verticalità anche Burberry, che ha proposto un infradito con tacco, punta squadrata e un cinturino con motivo equestre. E lo stesso ha fatto Coperni con la zeppa e con sandalo minimal con tacco basso, in toni di bianco, nero, e verde.