Potere Provincia: Intervista con Massimo Pericolo, Speranza e Barracano La nuova Realness del rap italiano

«Tutti hanno il sogno americano, ma nella provincia sperduta non c’è neanche il Mc Donald’s».

McDonald’s in Italia sono poco più di 300 mentre le province italiane sono 80, il che vuol dire che si sono poco meno di 4 McDonald’s per provincia. Se consideriamo che la maggior parte dei ristoranti della più famosa catena di fast food al mondo si trovano nelle grandi città, l’affermazione di Barracano assume tutti i contorni nella realtà.
E’ semplice associare l’idea di McDonald’s al capitalismo, è successo anche in Unione Sovietica dopo la fine dell’URSS, e utilizzare quindi quest’esempio per identificare un’ideale lontananza dal “centro” della vita metropolitana è il migliore dei modi possibili. L’Italia d’altronde è un paese di province, e non mancano - nella storia della musica italiana - i tentativi di raccontarla. Una delle narrazioni più riuscite però della provincia italiana moderna è stata quella di Massimo Pericolo, Speranza e Barracano.
I tre rapper - che il 2 novembre partiranno per il loro tour italiano collettivo - rappresentano la realness italiana come nessun’altro era riuscito a fare nell’era della trap. Un’estetica cruda, immediata, vera - che si riflette anche nei loro volti, oltre che nel merch che li accompagnerà in tour e nella loro prima posse track, “Criminali” - che negli scatti di nss magazine viene invece messa in contrapposizione ai luoghi scelti, di una eleganza alta e antica.
Il racconto di una Italia che pensavamo di conoscere, e che invece abbiamo poi capito non conoscere a sufficienza ha fatto presa anche sul mainstream, sulla televisione. L’associazione tra i tre è stata naturale ed è cominciata proprio da quei posti dove spesso non c’è neanche il McDonald’s, dove il futuro che non vedi chiaramente provi a costruirtelo da solo.

 

La provincia di Varese e quella di Caserta uno se le immagina come due posti molto diversi tra loro, eppure entrambe sono alle porte di una città metropolitana e hanno prodotto artisti come voi. Incontrandovi, che similitudini avete trovato tra le vite che avete avuto?

Massimo Pericolo: Posti simili ma con i loro pregi e difetti diversi. Tutto il mondo è paese, due persone in difficoltà anche in contesti diversi tendono a vivere delle esperienze simili a livello famigliare, di crescita, scolastico, lavorativo e anche di strada. Le nostre similitudini le abbiamo viste conoscendovi io e Rafi prima di tutto tramite i pezzi e poi parlando, è nata un’amicizia che si è riflessa poi con Ugo e adesso andiamo d’accordo come persone.

Speranza: Le similitudini che abbiamo sono tante, alcune semplici come la difficoltà di spostarsi senza un mezzo proprio. Di sicuro anche la noia che delle volte ci assale e finiamo per affrontarla con degli eccessi.

Barracano: Credo che tutte le province si somiglino, ci sono le stesse dinamiche anche in Europa, forse lì c’è un po’ di etnie diverse in più ma tolto questo si somigliano tutte. È un po’ frustrante vivere in una provincia vicino ad una metropoli, sei vicino ma sei lontano. 

 

State per partire con un bel tour in tutta Italia, come vi immaginate la vita in tour?

MP: C’è poco da immaginare sulla vita in tour perché abbiamo già visto come vanno le cose con date più serrate. Questa cosa l’abbiamo ben organizzata, siamo contenti, siamo solo noi, siamo in famiglia praticamente. Se ci siamo divertiti quest’estate un po’ allo sbando, ci divertiremo di più adesso.

S: La vita in tour me la immagino abbastanza nomade ed è una cosa che mi piace. Affrontandola insieme però in amicizia sarà come una gita, ho già dei bei ricordi e partendo da questo credo che andrà tutto al meglio.

B: Me la immagino tragicomica.

 

Photography Vincenzo Schioppa
Photographer assistant Jonathan Santoro
Stylist Anna Carrapetta
MUA Elena Gaggero using Fenty Beauty
Executive Producer Marta Stella Brienza
Production nss factory