
Loghi fantastici e come (non) cambiarli L'intricata relazione tra modernità e passione
Lo scorso 9 dicembre l’Atletico Madrid ha presentato al suo pubblico il nuovo stadio e il nuovo logo. Si chiamerà Wanda Metropolitano, dal nome della società cinese (Wanda Group) che da qualche anno ha acquistato il 20% del club. Come era facile immaginare, i tifosi dei Colchoneros non l’hanno presa benissimo, soprattutto per la perdita di identità storica rispetto al vecchio Vicente Calderon. Ma anche il restyling del logo non ha lasciato indifferenti i caldi supporter locali: non è andato giù lo spostamento del corbezzolo e in generale il forzato tentativo di ammodernamento. È questa infatti la politica che da qualche anno sta accompagnando le scelte dirigenziali delle squadre di mezzo mondo: il desiderio di rinnovamento finalizzato alla messa in vendita dei marchi, a renderli sempre più appetibili ai mercati.