Il nostro social preferito è LinkedIn La gen Z prova a farsi strada nel mondo del lavoro come sa fare meglio, cioè attraverso i social media

Negli ultimi anni LinkedIn, tradizionalmente considerato il social network professionale e lavorativo per eccellenza, ha visto un significativo cambiamento nel suo pubblico. Sebbene inizialmente fosse frequentato principalmente da professionisti e dirigenti, la Gen Z ha cominciato ad avvicinarsi alla piattaforma e a trattarla come una vera e propria app d’intrattenimento.

@hunny35824 2am linkedin connection request is so funny tho #foryou #foryoupage #college #internship #linkedin #linkedintips #jobmarket Running Out Of Time - Lin-Manuel Miranda & Ynairaly Simo & Chris Jackson & Veronica Jackson & Gloria Calderón Kellett & Bri Holland & Alana Da Fonseca & Jada Banks-Mace & Gloria Estefan & Zoe Saldana & Leslie David Baker

Questo spostamento non è casuale: i membri della Gen Z sono cresciuti in un’epoca digitale e cercano nuove opportunità per costruire la propria carriera, connettersi con professionisti e fare networking in un contesto che non sia solo quello informale delle altre piattaforme social. LinkedIn è diventato un ambiente dove mettersi in gioco professionalmente, cercare internship, consulenze e lavori, ma anche per sviluppare competenze e seguire trend legati al mondo del business e dell’innovazione. L’evoluzione del social network verso contenuti più dinamici e visivi, come video brevi e post interattivi, ha reso la piattaforma più attrattiva anche per i più giovani, che cercano un mix di opportunità professionali e sociali in un unico spazio.

Cosa sappiamo di LinkedIn?

LinkedIn può essere descritto come molte cose, ma l’essere cool è raramente una di queste. Essendo un social network incentrato sul lavoro, ha una reputazione basata sulle connessioni in ambito lavorativo e su un tone of voice tutt’altro che divertente… e allora perché ci passiamo così tanto tempo? "La Gen Z sta facendo il networking maggiore sulla piattaforma, creando più connessioni mese dopo mese", ha detto Suzi Owens, senior director of corporate communications di LinkedIn, in un’intervista con Fast Company. Le generazioni più giovani negli Stati Uniti stanno accrescendo la loro rete a un tasso più veloce rispetto alle generazioni più anziane, con il 28,7% di connessioni mensili in più rispetto ai millennial, il 54,7% in più rispetto alla Gen X e il 143,5% in più rispetto ai boomer.

Owens ha aggiunto che le reti che questi giovani lavoratori stanno costruendo sono più diversificate e orientate alla comunità rispetto a quelle delle generazioni passate. Ha affermato che stanno utilizzando abilità di "indagine su internet" per cercare, identificare e mettersi in contatto con persone con esperienze e percorsi professionali simili. Stanno enfatizzando l’importanza del networking tra pari, oltre che tra superiori e subordinati, e soprattutto stanno anche essendo più aperti e sinceri riguardo ai loro valori.

I meme su LinkedIn

In tutto questo, non possiamo dimenticare il linguaggio dei meme. Il primo motivo per cui LinkedIn è il social che genera più meme su di sé sta proprio nella sua natura intrinseca. Si tratta di un luogo dove regnano le connessioni professionali e la serietà. Tuttavia, proprio questa serietà crea una sorta di contraddizione comica. Mentre su altre piattaforme che utilizziamo quotidianamente i meme sono spesso legati a situazioni informali, ironiche e spesso frivole, LinkedIn offre il palcoscenico perfetto per sdrammatizzare questa atmosfera di serietà con l’umorismo "broken" della nostra generazione. Gli utenti si divertono a creare meme che giocano sull’apparente rigidità della piattaforma, usando situazioni aziendali comuni, ma esagerandole fino a farle sembrare ridicole. Così, un post che celebra un "successo epocale" o una connessione con un CEO di una grande azienda può essere trasformato in un meme ironico che scherza sulla spinta alla visibilità e sull’auto-promozione esasperata che si vede frequentemente sulla piattaforma.

@pasha have you ever felt insecure about your career direction? maybe when you were younger? I HAVE. let me explain. when I was an international student, I was very passionate about my university to the point where my dream was to work there. it wasn’t too long until my dream was realised. an amazing salary package, excellent work-life balance and opportunities to travel to represent the University oveseas. I HAD EVERYTHING I WANTED IN THE WORLD. years passed…and people in my year started graduating before me. they started getting fancy corporate job titles, and my job, in comparison and on face value, was seen as “higher education admin”. no matter how happy I was in my role AND I REALLY WAS, my close friends would say things like “are you still working in your (boring) university job?” or “will you stay in your admin job forever“, and IT WOULD GET TO ME. I knew that I did the right thing by staying and doing what I really wanted, but my social circle, coupled with LinkedIn drowning me in endless “Congratulate Sarah on starting a new job!” job update notifications left me slightly bothered. when I started my new, conventionally ~glamorous~ role at TikTok about two years ago (wow time flies!), I was reassured that…at the end of the day…all jobs are kind of the same in a way?! you work with other people, deliver presentations here and there, and stare at your screen. you may have a different logo on your laptop and a different office, but at the end of the day, what really matters is the people that you work with daily and the nature of your work. oh and the travel (for me!). I somehow got very lucky and landed in a TikTok role with the best manager in the world…and the job itself was my childhood dream! this was in line with all of my previous jobs even though they were public sector. gradually, I’ve removed anyone who’s ever stood in my way and doubted my career direction. the moral of the story is: who cares about what other people think. if they don’t hype up your unconventional job or LITERALLY ANYTHING you are happy doing that is not ‘fancy’ or ‘prestigious’, know your worth and find better besties #recruiter #linkedin #jobs #comedy wow - Pasha Grozdov

Cosa hanno in comune LinkedIn e Tinder?

Un rapporto fornito da Mashable suggerisce che qualsiasi piattaforma di social media in cui è possibile visualizzare le foto delle persone ha il potenziale per trasformarsi in un’app di incontri. LinkedIn è considerato particolarmente vantaggioso a questo scopo perché va oltre il mostrare le vite curate o esagerate delle persone; fornisce invece una prospettiva più professionale e potenzialmente genuina.

@zebotta Facts. #tinderlinkedin #tinderfails #linkedinwriting #datingapps #tinder #bumble #hinge #onlinedating #tinderdating #reversetinder dumb dumb - sped up - mazie

Secondo il rapporto Insider, le persone sono alla ricerca di connessioni più genuine e sono stanche dei soliti messaggi dalle app di incontri. Inoltre, il tipo di adrenalina che si prova nello swipe a destra e a sinistra del caro Tinder è simile a quella che si incontra su LinkedIn quando si cerca lavoro. Le candidature semplici sono "una droga", dice qualcuno su TikTok. Il mondo del lavoro, così come quello dell’amore, sembra a portata di click, e nei giorni seguenti si aspetta un messaggio o una mail dai recruiters così come un approccio in chat dal ragazzo che stiamo tenendo d’occhio.

Per fortuna, esiste una "LinkedIn Etiquette", regole non scritte che guidano l’interazione. Chi non si attiene a questa etichetta può facilmente finire sotto i riflettori dei meme o peggio. Gli utenti che infrangono la norma, pubblicando contenuti che sfidano la serietà (ad esempio, foto troppo informali, contenuti fuori tema o risposte troppo sincere) diventano bersagli perfetti per battute e satira.

@fabianamanager Ecco le basi: e il tuo linked 1n com’e? Chiedimi di piu nei commenti #fabianamanager #lavoro #carriera #colloquio #linkedin #linkedintips The Loneliest Time - Carly Rae Jepsen & Rufus Wainwright

Cinque consigli per farsi strada su questo social

  1. Titolo professionale: invece di limitarti a scrivere solo il titolo di studio, prova a descrivere brevemente chi sei e cosa cerchi. Ad esempio: "Neolaureato in Marketing | Appassionato di digital marketing e strategie SEO".
  2. Esperienze: aggiungi tutte le esperienze significative, inclusi stage, lavori part-time, progetti universitari o attività extracurriculari. Non dimenticare di descrivere cosa hai imparato o raggiunto in ogni ruolo.
  3. Istruzione e certificazioni: assicurati di inserire il tuo percorso di studi e qualsiasi certificazione o corso che hai seguito, anche se online. LinkedIn permette di aggiungere anche badge per le competenze acquisite.
  4. Connessioni mirate: cerca di connetterti con persone che lavorano nel tuo settore di interesse, colleghi di università, professori o professionisti che ammiri. La Gen Z è più propensa ad essere presente sui social, quindi sfrutta questa opportunità per ampliare il tuo network.
  5. Messaggia i recruiter: se vedi un’offerta interessante, prova a inviare un messaggio al recruiter. Non essere timido ma mantieni un tono professionale. Chiedi chiarimenti sull’offerta e mostra il tuo interesse genuino. Il cold-email è una pratica ormai sdoganata, è infatti un'email inviata a qualcuno con cui non hai avuto precedenti contatti diretti, senza che questa persona abbia espressamente richiesto di essere contattata.