Perché Rafael Leão esulta surfando? C'entrano le onde dell'Atlantico e una delle capitali mondiali del surf

Da quando ha usato pubblicamente per la prima volta l’emoji di un surfer nel settembre del 2021, Rafael Leão ha continuato a mostrare in molte occasioni una certa affinità per le onde, sia attraverso i social media ma anche grazie ad una sua esultanza che lascia poche interpretazioni. Viste le prestazioni di queste ultime stagioni, i tifosi milanisti si sono affezionati alla versione surfista di Leão, così come il Milan, che ha annunciato il recente rinnovo di contratto del portoghese con un surf infilato nella sabbia di una spiaggia. Ma come nasce il legame tra l'attaccante rossonero e la cultura del surf? C'entra il Portogallo e il vento sull'Oceano Atlantico.

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Il personaggio del surfista di Rafael Leão è uno dei pochi legami di Milano con uno sport esclusivo di località affacciate sugli Oceani. In generale l'attaccante del Milan sembra rispecchiare gli ideali del surf in ogni aspetto dentro e fuori dal campo, e conoscere da vicino la cultura, come dichiarato in un'intervista su DAZN: “I surfisti qualche volta sbagliano onda, ma dopo tornano sulla tavola e fanno bene. Credo sia il modo giusto di pensare: puoi provare e sbagliare ma devi continuare a imparare, trovare delle soluzioni di fronte agli errori commessi”

La leggerezza abbinata alla potenza, la velocità e la precisione, persino il suo stile e quell'attutudine svagata trasmessa da un andatura ciondolante sembrano incarnare lo spirito libero dei surfer. Uscire dagli schemi e la ricerca di un nuovo spazio è stata una delle caratteristiche di Leão fin dal suo arrivo sulla scena del calcio europeo. Anche il suo brand streetwear Son is Son e gli exploit musicali sotto il nome WAY45 hanno a che fare con questo approccio libero di interpretare il proprio ruolo pubblico di calciatore, con la stessa libertà con la quale si prendono le onde ad Almada.