
I segreti del successo di Donnafugata Spoiler: sostenibilità a 360°, valori e parità di genere giocano un ruolo importante nell'eno-verso
Il genio italiano si contraddistingue nel mondo per un vivace mix di visione, fermento e identità, valori perfettamente incarnati da Donnafugata, storica realtà vitivinicola siciliana che ad oggi distribuisce la sua narrazione enologica e familiare in 60 paesi. Alla guida dell’azienda sono Antonio e Josè Rallo, figli dei fondatori della cantina Giacomo e Gabriella Rallo che hanno unito la passione per il vino, per la terra e per la cultura creando negli anni '80 un brand che concretizzava una tradizione arrivata ad oggi alla quinta generazione in un prodotto che parla di identità, storia e innovazione. Abbiamo chiesto a Josè di raccontarci le origini, i valori e le prospettive di uno dei nomi del mondo del vino più rilevanti degli ultimi anni, esempio innovativo di imprenditoria al femminile.
Dietro il successo internazionale di Donnafugata, c'è la risonanza evocativa di un nome che affascina e si ispira ad uno dei capolavori della letteratura italiana, il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa. La parola donna, conosciuta in tutto il mondo, abbinata all'immaginario di una figura femminile in fuga veicolato dalle illustrazioni dell'artista Stefano Vitale, caratterizzano le bottiglie come Dea Vulcano, Bell'Assai, Sedara, Sherazade, Lumera, Anthìlia, Damarino, Vigna di Gabri e molte altre etichette creando un ampio range dall'appeal artistico che affascina appassionati di storie e vino dall'Italia alla Cina, passando per il Kazakistan. Donnafugata racconta tramite il proprio prodotto la Sicilia in ogni angolo del mondo, presentando sensibilità e veracità del territorio per elevarlo come merita, partendo dalle donne. Donnafugata fonda la sua prospettiva aziendale sul genere femminile, favorendone l'imprenditorialità fin dalla creazione del brand.
Il rapporto con l’arte e la cultura spazia anche nel supporto dell’arte siciliana: l’azienda ha contribuito a restaurare le opere d’arte al Museo Agostino Pepoli di Trapani, ospitato e premiato gli scrittori del Premio Tomasi di Lampedusa, sostenuto gli scavi di Entella con la Normale di Pisa e promuovendo i corsi in ambito enologico dell’Università di Palermo, cercando di relazionarsi con i valori e la cultura territorio a 360°.
“Per noi è importante rappresentare la Sicilia, essere un produttore siciliano di rilievo per portare alte le tradizioni e i valori d’eccellenza e di cultura di una terra”.
Ad oggi il 30% delle aziende vitivinicole italiane sono a gestione femminile, e nonostante sia un numero ancora basso, le prospettive sono rosee soprattutto per le attività che riescono a far innamorare dei propri valori un mercato globale che esporta un prodotto fatto nel vecchio e nel nuovo mondo, consumato da est ad ovest in diverse occasioni e con variegate culture ad esso correlate. Donnafugata ne è l'esempio lampante, e seguendo le orme di collaborazione e visione della famiglia, con il giusto metodo di valorizzazione delle ricchezze, anche le future generazioni potranno godere dell'arte del vino e intraprendere una carriera nella wine-industry. Formazione sensoriale e teorico-pratica in ambito enologico, trasversalità delle competenze e sguardo innovativo sono le qualità cardine da ottenere tramite studio e arricchimento della passione personale per intraprendere una carriera nel mondo del vino, settore florido per l’imprenditoria femminile secondo Josè Rallo. Bisogna avere la creatività e il coraggio di portare avanti le proprie idee in ambito aziendale, anche nel mondo del vino, senza paura raccontare un prodotto dall'infinita poesia.