
La storia di PUMA in NBA Iniziata negli anni settanta con la prima Signature Shoe per Walt Frazier, continua ora con la nuovissima MB.01 di LaMelo Ball
Tutto ebbe inizio con Walt “Clyde” Frazier, la scintillante point guard dei New York Knicks che amava arrivare al Madison Squadra Garden in Rolls Royce e vestire pellicce extra large. Nel 1972 Frazier era il Re della Grande Mela, avendo vinto due anni prima il titolo NBA da assoluto protagonista, e quello che ora definiremo una fashion victim, oltre che la faccia della franchigia più famosa dell’allora mondo cestistico.
Un profilo perfetto quindi per PUMA grazie al quale entrare dalla porta principale del mercato americano. L’azienda fondata a Herzogenaurach da Rudolf Dassler creò una scarpa disegnata sulle richieste di Frazier, che voleva qualcosa di leggero, a pianta larga e con sufficiente imbottitura interna adatta al suo gioco rapido e spettacolare. Prima di quel momento, nessun giocatore di basket aveva mai avuto una scarpa intitolata a proprio nome, un onore che PUMA impreziosì ricamando il soprannome “Clyde” in corsivo sotto il logo sul lato esterno di ogni paio. Nacquero così le prime Signature Shoes di tutti i tempi, che verranno da lì in poi definite in questo modo perché le Clyde portavano letteralmente la firma del giocatore che diede loro il nome. Fu una rivoluzione epocale per il mondo dello sport e della moda della quale ancora viviamo le conseguenze.
Not From Here
In questo LaMelo è strumentale, con la sua attitudine allo stesso tempo spensierata e futuristica, troppo cool da perdere tempo con le opinioni degli altri terrestri, per intrecciare un portale spazio-temporale con Walt Frazier. Infatti così come Clyde amava le pellicce e le Rolls Royce fino a diventare il modello sul quale erano scritti i protagonisti dei Blaxploitation di quel periodo, LaMelo dissemina il suo Instagram di scatti accanto alle sue Lamborghini mentre è vestito nella stessa nota di colore, spesso e volentieri talmente luminosi da essere visibili fino dallo spazio. E le sue MB.01 interpretano perfettamente il suo stile colorato e giocoso con una prima edizione completamente immersa in un arancione marziano, con intricati dettagli unici che riprendono i tatuaggi di LaMelo e le fiamme di un razzo in decollo sulla tomaia stampata in 3D. Sulla linguetta della scarpa la creatività di LaMelo è definita come "Not From Here" e sulla suola compare la parola "Rare", per descrivere il suo talento sul parquet e una sneakers che non può né vuole passare inosservata, spettacolare come un passaggio no-look e audace come una schiacciata a due mani.