La strategia di Macron per diventare il miglior brand in Europa In Italia è da anni il primo brand sportivo e dovrà esserci un motivo

Se c’è un brand che negli ultimi ha scalato posizioni su posizioni, sino ad arrivare silenziosamente quanto inaspettatamente nella top tre europea, quel brand è sicuramente Macron. I dati parlano più di ogni altra cosa: secondo il “Club licensing benchmarking report" financial year 2019, pubblicato dalla UEFA a inizio 2020, Macron è il terzo brand più importante, subito alle spalle dei colossi Nike e adidas, con una quota di mercato del 10%. Un risultato sorprendente per un brand che negli ultimi anni ha avuto il merito di spezzare l’egemonia di adidas e diventare fornitore ufficiale delle divise arbitrali di tutte le competizioni UEFA, azione questa che non avrà un ingente ritorno economico ma d’immagine, sicuramente si. Nonostante la pandemia, Macron ha inaugurato un nuovo e sostenibile quartier generale di 55.000 mq vicino Bologna, piena espressione della sua nuova filosofia all’insegna del ‘green’ “Macron 4 The Planet”. Il brand negli anni ha seguito una strategia molto diversa rispetto ai competitor che oggi stanno nelle prime posizioni, puntando più sui club minori, evitando sponsorizzazioni di singoli atleti e diversificando i propri investimenti su vari sport oltre al calcio.

Un piano d'azione che può convincere o meno, ma Macron è una delle eccellenze italiane nell’abbigliamento sportivo e quest’anno si conferma nuovamente essere il tech brand con il maggior numero di club nella massima serie italiana. Una nuova ascesa che fa presagire qualcosa di buono, sperando che le trame e design che abbiamo visto fino ad adesso siano solo un antipasto per qualcosa di molto più grande.