
Dietro le quinte del documentario di Hector Bellerin Intervista a Charles Hoare, il regista di 'Unseen Journey'
Al 72' di Arsenal-Chelsea del 19 gennaio 2019, inseguendo un pallone, Hector Bellerin mette male la gamba e si rompe il legamento del crociato anteriore sinistro. Un evento sconvolgente per il terzino spagnolo, come lo sarebbe - e come è ogni volta - per qualsiasi calciatore. Il trauma è molto è grande, e vista la gravità dell'infortunio, Bellerin ha deciso di testimoniare la sua esperienza con un documentario, pubblicato in questi giorni su alcuni dei suoi canali social (YouTube e Facebook). Si chiama Unseen Journey, e racconta in nove episodi le tappe del recupero dell'infortunio del giocatore dell'Arsenal, dall'operazione a Barcellona al ritorno in campo a settembre 2019.
Il documentario si concentra molto sul contesto psicologico che ha accompagnato Bellerin durante i mesi di convalescenza prima e recupero poi, per offrire una testimonianza di cosa si vive realmente quando, a rischio, c'è la passione di una vita. Lo ha spietato a nss sports anche Charles Hoare, regista inglese che ha diretto il documentario e che ha seguito (con la sua troupe) Bellerin in tutti i mesi dell'infortunio.
3) L'Arsenal fino a poco tempo fa aveva serie difficoltà in Premier League, ma non sono una squadra molto diversa da quella che ha vinto la FA Cup cinque mesi fa. Tu che hai seguito la squadra nell'ultimo anno, cosa pensi che stia succedendo nello spogliatoio?
Essendo un tifoso dell'Arsenal, avevo la mia base di tifosi dell'Arsenal a testa alta e conoscevo le frustrazioni che i tifosi stavano provando, ma ho il lusso di vedere entrambe le parti. Quando stiamo attraversando una brutta situazione, ho incontrato queste persone che potrebbero essere criticate, ma le ho anche viste sconvolte e ho assistito a quanto lavorano duramente per cambiare la situazione.
Penso che in qualsiasi posto di lavoro, quando si passa attraverso una brutta situazione, ci si confronta per capire come uscirne. Come ha detto Rob Holding quando lo abbiamo intervistato, avere quella leadership che Hector porta è vitale, e penso che ne stiamo vedendo i benefici. Penso che la gente pensi troppo a quello che succede in uno spogliatoio: sono tutti umani, qualunque cosa accada, ogni giocatore vuole solo il meglio per l'Arsenal. La prova è nella dedizione che ci mettevano mentre attraversavano il periodo negativo, mentre ora li vediamo giocare così bene. Per dire, abbiamo momenti all'HIFEN (la casa di produzione del documentario, ndr) in cui potremmo non essere scelti per un paio di lavori, ma come nel calcio, quello che conta è il modo in cui segui i tuoi principi. Alla fine la fortuna girerà anche dalla tua parte.