
La piramide di sponsorizzazioni PUMA Premium, Standard, Third Party
La firma di Neymar e quella probabile di Lewandowski stanno ridimensionando l'immagine di PUMA, un brand che per anni ha riconcorso adidas e Nike e che invece, adesso, sta colmando il gap che lo separava proprio da quei marchi. Anche tramite un lavoro sulle maglie. PUMA infatti ha stabilito partnership importanti nel calcio: è da tre stagioni sponsor del Manchester City, Milan e Borussia Dortmund, il trio che insieme a Valencia, Marsiglia, Palmerias e Deportivo Guadalajara costituiscono il primo livello delle partnership di PUMA.
Il sito Footyheadlines ha disegnato la piramide di sponsorizzazioni di PUMA divisa su livelli di sponsorship: le 91 squadre (di club) del brand sono raggruppate in base al tipo di contratto firmato con PUMA. Come Nike e adidas, PUMA non realizza materiale sportivo personalizzato per tutti, e alcuni club hanno divise customizzate dalla prima alla terza, con collezioni off the pitch e in alcuni casi con quarte maglie. PUMA divide i rapporti con le sue squadre in tre categorie: i club Premium, Standard e Third Party.
Il terzo e ultimo gruppo è il Third Party, cioè quello in cui i club hanno un rapporto diretto con PUMA e hanno una prima maglia realizzata con un design originale, ma nel contratto non ci sono altre forniture particolari né retribuzioni notabili. Ci sono alcuni club di seconda divisione inglese come il Wigan, l'Oxford, il Barnsley, il Blackpool, un club di Premier League - il West Bromwich Albion -, i tedeschi dell'Holfstein. In fondo alla piramide ci sono tante altre squadre per cui PUMA fornisce solo il logo, con un design statico e senza contratti né personalizzazioni: come per glia ltri brand, sono i club che chiedono la maglia a PUMA.